Il 25 aprile contro l’antipolitica

di Gianni Puglisi Commenta

Il 25 aprile è quest'anno divenuto il simbolo dell'orgoglio nazionale nonché dell'orgoglio politico.

Il 25 aprile, giorno cardine delle celebrazioni dell’Anniversario della Liberazione d’Italia rappresentate la sospirata fine dell’occupazione nazifascita italiana, è quest’anno divenuto il simbolo dell’orgoglio nazionale nonché, soprattutto, dell’orgoglio politico.

LA CRISI ECONOMICA E’ DIVENTATA CRISI POLITICA E SOCIALE

Dopo mesi di tensione (e di contrasto tra le forze politiche e le forze sociali), rappresentati dagli scioperi fatti ed annunciati dalle forze sindacali contro l’operato del Governo Monti, dall’utilizzo, decisamente improprio, che i tesorieri della Margherita e della Lega Nord avrebbero fatto del mai veramente abolito finanziamento pubblico ai partiti, del terremoto istituzione, politico, giuridico ed economico che starebbe investendo la Regione Lombardia ed il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, dai processi, per favoreggiamento della prostituzione minorile, che avrebbero coinvolto l’ex Premier Silvio Berlusconi, la minaccia dello spettro dell’antipolitica (ogni giorno più forte e concreto come dimostrato dalle elezioni presidenziali francesi) sarebbe divenuta inaccettabile e tutti, giornalisti, politici ed istituzioni, avrebbero provveduto a trasformare, con il nostro plauso, il 25 aprile nel giorno simbolo della lotta all’antipolitica che, in ogni dove, dovrebbe davvero venir strenuamente combattuta.

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