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Crescita economia italiana ferma secondo Confindustria

Sono arrivati, proprio oggi, all’indomani del voto di fiducia con il quale è stata approvata la manovra finanziaria 2011, i dati raccolti, mensilmente, dalla Confindustria, in merito alla produzione e alla crescita economica del paese, e divulgati dal Centro Studi degli industriali.

I risultati, purtroppo, sono tutt’altri che confortanti. Vediamoli insieme.


Secondo Emma Marcegaglia, leader di confindustria, a luglio si è registrato, per il terzo mese consecutivo, un importante calo, pari allo 0,7% su base annua, della produzione e addirittura dell’1,3% degli acquisti. Unitamente a tutto ciò si segnala come, a ben due anni dall’inizio della ripresa, vi siano comparti nei quali sarà difficile, se non impossibile, colmare il buco del 18,2% creatosi in seguito alla crisi economica mondiale.

Ciò significa, in definitiva, che da giugno del 2010 la crescita è stata pari allo 0%. Valore che, ovviamente, ha indotto gli analisti a ridurre, drasticamente, le stime sulla crescita per il 2011, tagliate allo 0,7%, e per il 2012, tagliate allo 0,2%.

A peggiorare la situazione, inoltre, sono giunte le stime sulla pressione fiscale che, a causa della nuova manovra finanziaria, raggiungerà 42,8% nel 2011 e il 44,1 nel 2012, un record storico mai raggiunto.

Così si è espressa Emma Marcegaglia sulla situazione che sta vivendo il nostro paese: “Se rimaniamo in questa situazione per un periodo anche non lunghissimo andiamo incontro a un blocco dell’economia italiana. Stare in queste condizioni è impossibile per il Paese. Con questi spread le banche italiane non riescono a finanziarsi sui mercati, o lo fanno con difficoltà. E questo significa prestare soldi alle imprese con tassi altissimi”.