L’amministrazione pubblica digitale prosegue il suo cammino

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L’impegno di spesa per attuare gli obiettivi del ministro non sembra proibitivo: circa un miliardo e quattrocento..

Intervistato dal “Sole 24 Ore”, il ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta ha esposto le linee generali dei suoi nuovi piani per aumentare l’efficienza e ridimensionare i costi della Pubblica Amministrazione, che da sola – sostiene il ministro – “vale il 15-20% del PIL”.

Brunetta ritiene che alcuni interventi mirati e massicci possano incrementare l’efficienza dei diversi organi pubblici del 40-50% rispetto a oggi.

L’impegno di spesa per attuare gli obiettivi del ministro non sembra proibitivo: circa un miliardo e quattrocento milioni da qui fino alla fine della legislatura, da impiegare principalmente per potenziare radicalmente l’impiego delle nuove tecnologie in ogni angolo della Pubblica Amministrazione.


Brunetta fa qualche esempio sulle strade da perseguire riferendosi al mondo della scuola: il ministro propone la generalizzazione delle lavagne multimediali (già presenti in forma sperimentale in parecchi istituti) e la presenza di un terminale ADSL in ogni classe, che favorisca la comunicazione fra la scuola, gli insegnanti e le famiglie dei singoli alunni.

E in ambito ospedaliero, avremo la cartella clinica dematerializzata e il certificato medico spedito via web.

Ma soprattutto, dovrà essere portata a termine la rete di connettività fra tutti gli enti pubblici, non solo statali ma anche regionali e locali. Tutti gli enti dovranno comunicare fra loro esclusivamente tramite la rete telematica, e il taglio della carta potrebbe generare risparmi annui per circa dieci miliardi.


Il tutto dovrebbe essere implementato entro il prossimo triennio: non a caso il piano del ministro è chiamato “E-Gov 2012”.
Infine, Brunetta rivolge un appello perché i sindacati diano il loro contributo a portare avanti il progetto e magari a suggerire altre applicazioni. O, al limite, il ministro afferma che sarebbe sufficiente “che togliessero il freno a mano”.