Berlusconi scrive una lettera al Papa per Pasqua

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha inviato una lettera al segretario di Stato vaticano Tarcisio Bertone in occasione della Pasqua in cui parla della generosità dell’Italia in favore degli immigrati che sono approdati sulle nostre coste.
Nel messaggio inviato al monsignor Bertone, il premier sottolinea l’impegno dell’Italia per l’assistenza alle migliaia di disperati in fuga dal loro paese in rispetto della dignità e del valore della persona sancito nella Carta dell’Organizzazione delle Nazioni Unite.
Poi Berlusconi chiede a Tarcisio Bertone di porgere gli auguri di Pasqua al Papa Benedetto XVI e coglie l’occasione per ringraziare formalmente la Chiesa per aver preso parte ai festeggiamenti dei 150 anni dell’Unità d’Italia.

Lo stato della pubblica amministrazione nel 2008 secondo Brunetta

Il 15 ottobre scorso è stato presentato al Parlamento dal ministro Brunetta un testo che riassume un anno di riforme in Italia, che fa il punto sullo stato della Pubblica Amministrazione nel 2008 nel nostro paese.

In questo testo, in corso di pubblicazione sulla Gazzeta Ufficiale, tratta moltissimi temi: l’operazione trasparenza sui curricula, gli stipendi dei manager, le norme antifannulloni, l’introduzione della posta elettronica certificata e la class action.

Come fare per unire contributi Inps e Inpdap

Esaminiamo un caso pratico e che può essere molto diffuso, il caso di una persona che ha lavorato per molti anni per un ente pubblico, versando quindi i contributi all’Inpdap, e che ora lavora presso una società privata, versando quindi i contributi all’Inps.

La domanda che sorge spontanea e che può porsi chiunque si appresti ad avere un problema del genere è se sia possibile o meno congiungere le due cose, ossia i contributi Inps e quelli Inpdap in modo da avere una sola posizione pensionistica.

Ritirate le norme anti-fannulloni?

In queste ore è scoppiato un piccolo giallo sulla sorte di una delle norme più famose degli ultimi tempi, e certamente quella maggiormente legata al nome di Renato Brunetta.

Si tratta delle nuove regole cosiddette “anti-fannulloni”, contro i quali il ministro della Funzione Pubblica ha avviato da molto tempo una crociata senza esclusione di colpi, non senza scontri con i sindacati.

Pensione a 40 anni nel pubblico impiego

Il decreto legge del primo luglio 2009 definito come decreto anticrisi è stato convertito in legge il 3 agosto del 2009. Il 16 settembre 2009 il presidente del consiglio dei ministri ha emesso una circolare per chiarire alcuni aspetti fondamentali per la pensione di anzianità nel pubblico impiego.

Nella pubblica amministrazione i dipendenti possono andare in pensione a 40 anni, ma solo dopo aver contato i contributi versati abolendo così di fatto il conteggio del servizio effettuato.

Posta elettronica certificata gratuita per i cittadini

Non ha ottenuto molta attenzione da parte degli organi di stampa, ma una delle modifiche parlamentari al decreto anticrisi potrebbe in realtà avere un effetto personale importante nei confronti di ogni cittadino.
Si tratta dei commi dal quinto all’ottavo dell’articolo 16-bis della legge di conversione (Legge 2/2009), che afferma testualmente che “ai cittadini che ne fanno richiesta è attribuita una casella di posta elettronica certificata”.

Entro il mese di aprile un decreto del presidente del Consiglio dei Ministri stabilirà le caratteristiche tecniche e le modalità di rilascio di questo servizio, che dovrebbe essere del tutto gratuito per gli italiani e a carico del bilancio dello Stato. Il riferimento ai “cittadini”, comunque, fa presumere l’esclusione dal beneficio non solo per le persone fisiche senza passaporto italiano ma anche per tutti gli enti privati di ogni genere, incluse le società.

L’amministrazione pubblica digitale prosegue il suo cammino

Intervistato dal “Sole 24 Ore”, il ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta ha esposto le linee generali dei suoi nuovi piani per aumentare l’efficienza e ridimensionare i costi della Pubblica Amministrazione, che da sola – sostiene il ministro – “vale il 15-20% del PIL”.

Brunetta ritiene che alcuni interventi mirati e massicci possano incrementare l’efficienza dei diversi organi pubblici del 40-50% rispetto a oggi.

L’impegno di spesa per attuare gli obiettivi del ministro non sembra proibitivo: circa un miliardo e quattrocento milioni da qui fino alla fine della legislatura, da impiegare principalmente per potenziare radicalmente l’impiego delle nuove tecnologie in ogni angolo della Pubblica Amministrazione.

Brunetta difende la sua proposta sulle pensioni

Renato Brunetta non ha preso bene le numerose levate di scudi contro la sua proposta di parificare l’età pensionabile di uomini e donne, elevando quella di queste ultime.
In un’intervista a “Repubblica”, il ministro della Funzione Pubblica ha difeso strenuamente la sua proposta, utilizzando toni piuttosto duri contro i suoi critici.

“Quanta ipocrisia, quanta superficialità, quanta arroganza dai nostri soloni e soloncini di destra e sinistra!

Brunetta e la pensione delle donne

Sulla spinta della sentenza di condanna proveniente nelle settimane scorse dalla Corte di Giustizia Europea, il ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta ha proposto di unificare l’età pensionabile di uomini e donne, e in particolare elevare l’età femminile per il raggiungimento della pensione di vecchiaia dagli attuali sessant’anni a sessantacinque, come per gli uomini.

Alcune novità contro la burocrazia

È già dai tempi della famosa riforma Bassanini della Pubblica Amministrazione che i governi di ogni colore si stanno impegnando per facilitare la vita ai cittadini e ridimensionare la mole e le difficoltà inerenti i numerosi adempimenti di carattere burocratico che intasano la nostra vita di tutti i giorni.

Nelle prossime settimane, arriveranno ad essere operative alcune novità, differenti fra loro ma accomunate non solo dai tempi di avvio ma anche dal comune obiettivo della semplificazione.
Fra tutte, spicca l’iniziativa “Reti amiche”, che consentirà di effettuare od ottenere diversi servizi presso gli uffici postali e i tabacchini aderenti.

Brunetta verso la diffusione dei tornelli

Forte della popolarità raggiunta con le sue iniziative contro la classe dei “fannulloni” annidati negli uffici pubblici, il ministro Renato Brunetta si è da poco lanciato in una nuova iniziativa, quella dei tornelli, diretta ad ostacolare la piaga dei dipendenti pubblici che si assentano dall’ufficio negli orari di lavoro per motivi privati: chi va al bar, chi a fare la spesa, chi addirittura a svolgere un altro lavoro.

Una diffusissima piaga italica cui siamo abituati da sempre e che sembrava ineliminabile, almeno fino a quando il vulcanico Brunetta non ha immaginato una possibile soluzione: immettere, appunto, dei tornelli elettronici all’ingresso, tali da registrare scrupolosamente gli spostamenti di ogni dipendente e rendere molto più difficile compiere abusi e farla franca.

Progetto Erasmus per gli impiegati pubblici

Il progetto Erasmus, tutti lo sanno, è nato una ventina di anni fa in ambito comunitario e ha consentito a decine di migliaia di studenti universitari di spostarsi per un periodo di sei mesi o un anno presso una città estera, frequentando in loco i corsi di studio e sostenendo esami pienamente riconosciuti anche dall’Università di partenza.

Più di ogni altra cosa, l’Erasmus ha consentito ai nostri ragazzi di accrescere una mentalità nuova, a livello europeo, favorendo l’integrazione comunitaria e sviluppando una nuova consapevolezza.