Il Vaticano deve aprirsi all’immigrazione clandestina

di Redazione Commenta

Subito Umberto Bossi ha ribattuto chiedendo che fosse il Vaticano ad ospitare e aprire le porte all'immigrazione clandestina..

Fanno discutere le dichiarazioni del ministro Umberto Bossi, che ha dovuto replicare ai commenti da parte della Chiesa.

Ormai l’Italia è abituata alle imposizioni della Chiesa e in questo fine settimana la santa sede ha chiesto all’Italia di essere molto più tollerante nei confronti degli immigrati clandestini. Subito Umberto Bossi ha ribattuto chiedendo che fosse il Vaticano ad ospitare e aprire le porte all’immigrazione clandestina.


In effetti Bossi non ha tutti i torti ad espletare tale concetto poichè la legislatura della santa sede implica un anno di reclusione per tutti coloro che entrano nel territorio vaticano senza un regolare permesso. Il Vaticano ha quindi un reato di clandestinità già da molto tempo. Perchè quindi chiede all’Italia di fare a meno di questo metodo che, come sappiamo, è obbligatorio per garantire rimpatri più veloci?


L’Europa impedisce l’espulsione di un clandestino se questo non è stato colpito da un provvedimento giudiziario. Il reato quindi garantisce un’espulione immediata. La Chiesa ha dichiarato che si è sempre battuta per aiutare i bisognosi e quindi ha la possibilità di lasciarsi scivolare da dosso la provocazione di Bossi.

Il problema è che la Libia sembra che abbia allentato la forza nei confronti dell’emigrazione clandestina e lo stato maltese viola costantemente le normative europee oltre che favorire l’immigrazione in Italia consigliando la rotta alle navi cariche di clandestini. Il problema dell’immigrazione dovrebbe essere affrontato in territorio europeo e l’Italia non dovrebbe ricevere ingiurie da tutti come un capro espriatorio.