L’allarme della Cisl sulla cassa integrazione

di Redazione Commenta

Nuovo allarme del sindacato per le condizioni economiche del nostro Paese e per il finanziamento della cassa integrazione. Oggi ha parlato il segretario della Cisl Raffaele Bonanni che ha rilasciato dichiarazioni assai più che allarmanti ai microfoni dei cronisti dell’Ansa. Bonanni ha sottolineato come la ripresa economica per il nostro Paese è ancora lontana e che al momento l’insediamento del nuovo governo di Enrico Letta sia senza dubbio un avvenimento molto positivo, ma assolutamente insufficiente alla ripresa del nostro Paese.

Le priorità economiche del governo Letta

Nell’ambito della situazione economica in cui l’Italia versa in questo momento sono tantissimi gli ambiti in cui il governo Letta dovrebbe intervenire (leggi: Il governo Letta al completo): dalla pressione fiscale alle questioni specifiche relative all’aumento dell’Iva. Ma le priorità che la Cisl ha segnato in rosso sono pressanti e importantissime: il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga prima di ogni altra cosa. A conti fatti, secondo il leader Bonanni serve circa un miliardo e mezzo di euro per far andare avanti la cassa integrazione in deroga perché, altrimenti, da giugno circa 700 mila cassintegrati saranno fortemente a rischio. Dunque: serve 1,5 miliardi di euro e serve entro la fine di questo mese.

La politica economica e le parti sociali

Ovviamente, in maniera intuibile, le dichiarazioni del leader della Cisl Raffaele Bonanni hanno toccato più di un argomento: innanzitutto c’è stato un invito formale ad aprire un dialogo pubblico con le parti sociali all’insegna della trasparenza su tutta la selva di temi propri dei rapporti tra governo e sindacato. E, in secondo luogo, secondo Bonanni la questione fiscale è più rilevante della questione relativa all’alleggerimento o abolizione dell’Imu sulla prima casa (leggi: Il governo Letta e l’Imu) in quanto la vera priorità del nostro governo allo stato delle cose dovrebbe essere la riforma delle tasse sui lavoratori, sui dipendenti e sui pensionati. Ovviamente la principale priorità del sindacato e, ad onor del vero, non solo del sindacato, è quella che riguarda tutte quelle misure necessarie a combattere la dilagante disoccupazione: Bonanni ha fatto pervenire a Letta le sue richieste, vale a dire l’auspicio che si parli subito di quelle misure necessarie a favorire le nuove assunzioni.