Lega e IdV contro l’ipotesi Governo Monti

di Redazione Commenta

La posizione dei partiti sull'ipotesi di un governo di transizione (o governo tecnico) affidato a Mario Monti

Qualcuno li ha già ribattezzati la “Lega degli Irresponsabili”.
In queste ore lo scenario cambia molto in fretta, e quello che sembra vicino (l’ipotesi d’incarico a formare un Governo tecnico di transizione a Mario Monti) in realtà potrebbe non esserlo.


Da una parte c’è la Lega che si oppone a qualsiasi ipotesi di governo diversa da quella uscita dalle urne, dall’altra l’IdV di Di Pietro che si dichiara “fuori” dall’ipotesi di un Governo legato ai poteri forti (quelli delle banche e della finanza mondiale) pur considerando la possibilità di votare eventuali provvedimenti ritenuti equi e necessari. Sostanzialmente però entrambe le posizioni sembrano dettate dallo strenuo tentativo di non perdere consensi elettorali.
Posizione diversa quella sostenuta dal PD, che pure trarrebbe un grande consenso elettorale andando ad elezioni anticipate, ma questo, come è stato richiamato da più parti, non è il tempo di stare dietro ai sondaggi, non è il tempo delle strategie, bensì è il tempo di rimboccarsi le maniche facendo, se necessario, anche un passo indietro rispetto all’ideologia che permea le cose della politica.
Anche il movimento di Vendola, ad oggi non presente in Parlamento ma con sondaggi molto positivi (con tutto l’interesse quindi alle elezioni) si è detto a favorevole ad un Governo Monti, purchè sia termine.
Sulla stessa linea del PD e SEL procede il Terzo Polo di Fini e Casini.
Travaglio interiore invece nelle fila del PdL che sembra spaccato a metà, al punto che lo stesso Silvio Berlusconi, che da sempre ha invocato il ricorso alle urne dopo le sue dimissioni, lascia trapelare uno spiraglio dichiarando che i mercati non attendono che l’Italia risolva le sue questioni interne.
Del resto l’altalena dello spread e dei titoli di Piazza Affari tiene un po’ tutti con il fiato sospeso.