Modifiche al decreto liberalizzazioni del Governo Monti

di Gianni Puglisi Commenta

Eco come potrebbe cambiare il decreto liberalizzazioni in seguito all'approvazione del maxiemendamento

Il maxiemendamento al decreto liberalizzazioni del quale vi parlammo, se ricordate, solamente pochi giorni fa, avrebbe finalmente visto la luce e sarebbe stato presentato al governo del Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti affinché venisse approvato piuttosto che respinto.

Ed il Governo Monti, in linea con le aspettative tutt’altro che confortanti pronosticate dai principali quotidiani nazionali ed internazionali, lo avrebbe effettivamente accolto tal quale, finendo per stravolgere, completamente ed irrimediabilmente, l’originario scopo della normativa sulle liberalizzazioni.

BOZZA DECRETO LIBERALIZZAZIONI

Vediamo insieme, dunque, alcune delle principali e più importanti modifiche del maxiemendamento al decreto liberalizzazioni.

TAXI

Le novità più sconcertanti, come dimostrato dai titoli degli articoli e degli editoriali dei più importanti quotidiani nazionali, riguarderebbe il settore dei trasporti privati e dei taxi in particolare che, piuttosto che subire la ferrea regolamentazione teoricamente imposta dal Governo Monti, riusciranno a godere, in quanto categoria professionale quanto mai chiusa ed inespugnabile, di ulteriori incentivazioni.

Grazie al maxiemendamento, infatti, la nascente Autorità dei Trasporti si vedrà privare, prima ancora della propria definitiva costituzione, di uno dei propri più importanti poteri: quello della concessione delle licenze.

Sarà ancora compito dei comuni, dunque, decidere quante e a quale prezzo licenze rilasciare ogni anno.

CONSUMATORI

D’altro canto, grazie al lavoro dei rappresentati del Senato della Repubblica, il maxiemendamento consentirà ai consumatori di godere di maggiori tutele.

All’ordine del giorno, secondo le indiscrezioni:

– la possibilità di sottoscrizione, in seguito all’accensione di un mutuo, di una qualsivoglia polizza assicurativa sulla vita

– la possibilità di apertura, per tutti i pensionati con un assegno pensionistico inferiore ai 1.500 euro, di un conto corrente completamente gratuito

– la possibilità, per tutti i consumatori truffati, di una avviare class.action meno rischiose, burocratiche e costose delle attuali.