Veltroni a tutto campo

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In occasione di un incontro pubblico al teatro Strehler di Milano per sostenere la ricandidatura a presidente..

In occasione di un incontro pubblico al teatro Strehler di Milano per sostenere la ricandidatura a presidente della provincia di Filippo Penati, il segretario del Partito Democratico Walter Veltroni ha attaccato su diversi punti l’operato dell’esecutivo di fronte alla difficile crisi che sta vivendo oggi la nostra economia.

L’ex-sindaco di Roma giudica Silvio Berlusconi “inadeguato” a governare questo Paese: mentre infatti si sta abbattendo sull’Italia una profonda crisi “che cambierà la vita di centinaia di migliaia di italiani”, il premier ha preferito “ricevere a Palazzo Chigi le gemelle dell’Isola dei Famosi”, quasi come se fosse “un appuntamento istituzionale inderogabile”.


Il Presidente del Consiglio, ha accusato Veltroni, avrebbe “sbagliato ogni previsione”, e anziché predisporre piani strutturali a tutela delle fasce più deboli, avrebbe “regalato miliardi di euro” ai soci di CAI per appianare i debiti di Alitalia e sprecato risorse con l’abolizione dell’ICI sulla prima casa.
Né Veltroni è apparso più conciliante sui temi della Giustizia: se si è dichiarato disponibile a creare un tavolo tecnico di durata bimestrale con politici e magistrati per analizzare una possibile riforma dell’ordine giudiziario (proposta respinta dalla maggioranza), il segretario del PD non vuole sentire parlare di “controllo del Governo sulla magistratura” e di riduzione dell’uso delle intercettazioni telefoniche.


L’ex-direttore dell’“Unità” ha, quindi, spronato il Governo a sostenere il settore automobilistico, seguendo l’esempio di altre nazioni, e ha successivamente espresso considerazioni pessimistiche sulla tenuta della fiducia degli italiani verso la maggioranza.

“L’impero di Berlusconi si sta sgretolando”, ha asserito Veltroni, aggiungendo che “la gente si sta ricredendo perché si sta accorgendo delle differenze fra le promesse e i fatti”.
Infine, una battuta a proposito della mano tesa dalla Lega Nord sul dialogo per le riforme: “Qualche cosa non funziona in questo Paese se Bossi è il più moderato”.