Expo 2015: Sala commissario unico

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Il dado sull’Expo 2015 è tratto. Nel senso che il primo atto ufficiale è stato compiuto in queste ore, per la precisione questa mattina a Milano. Ad onor del vero non si è trattato del primissimo atto ufficiale per quanto riguarda l’Expo 2015, ma, senza dubbio, si è trattato sia del primo atto ufficiale in materia del nuovo governo Letta che dell’atto ufficiale dal punto di vista della nomina del commissario unico. Oggi, infatti, il nuovo presidente del Consiglio Enrico Letta ha nominato Giuseppe Sala commissario unico Expo 2015 (leggi: Il governo Letta al completo).

Giuseppe Sala

La prima considerazione da fare per quanto riguarda la nomina di Giuseppe Sala è una considerazione di carattere tecnico piuttosto che di valore. In effetti il presidente del Consiglio Letta ha nominato Giuseppe Sala a commissario unico, mettendo dunque insieme le due cariche di commissario generale e di commissario straordinario che erano sempre state considerate fino ad ora. Con oggi infatti decadono immediatamente i  due commissari in carica vale a dire Giuliano Pisapia e Roberto Formigoni. Al vertice a Milano sono presenti le massime autorità coinvolte: oltre al premier Letta, il ministro per le Infrastrutture Lupi, il ministro della Cultura Bray, il ministro delle Politiche Agricole De Girolamo oltre alle autorità locali come il sindaco di Milano Pisapia e il governatore della Regione Lombardia Maroni.

Il ruolo dell’Expo

Il presidente del Consiglio Enrico Letta ha parlato alla stampa nell’occasione sostenendo in primo luogo che l’organizzazione dell’Expo 2015 è stato, e continua ad essere un sogno. Ovviamente, in maniera intuibile, la sfida starà tutta nel poter sfruttare a pieno la rilevanza di un evento così importante e nel poter convogliare insieme tutte le ricadute economiche (leggi: L’allarme della Cisl sulla cassa integrazione). L’unico impegno burocratico cui il governo Letta dovrà ancora assolvere entro le prossime settimane sarà la nomina del commissario ai rapporti straordinari con, in odore di nomina, l’attuale ministro degli Esteri Emma Bonino.