L’allarme di Confindustria

di Redazione Commenta

Le dichiarazioni del Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi sulla situazione economica, e non solo, del nostro Paese non lasciano ben sperare. In effetti il presidente degli industriali italiani ha più volte ribadito la propria posizione rispetto alla drammaticità del momento che il nostro Paese sta vivendo da molti punti di vista: perché se da un lato è assolutamente innegabile la difficoltà derivante per il nostro Paese dalla congiuntura economica negativa attiva al livello internazionale, dall’altro, è altrettanto innegabile che l’immobilismo della politica italiana non contribuisce ad avviare la strada del miglioramento e della ripresa.

Economia e politica secondo Squinzi

Le ultime dichiarazioni in cui il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi ha lanciato un nuovo monito alla classe politica del nostro Paese sono state registrate presso la Fiera del Mobile cui il presidente degli industriali è intervenuto. Il messaggio è molto chiaro: per il presidente di Viale dell’Astronomia la situazione economica del nostro Paese, allo stato delle cose, è una situazione drammatica e per questo motivo la necessità di formare quanto prima il nuovo esecutivo diventa prioritaria ed impellente (leggi anche: Accordo Berlusconi – Bersani sul Quirinale). Per Squinzi il tempo è scaduto e il nuovo esecutivo avrebbe già dovuto iniziare a lavorare per provare a imboccare la strada della ripresa.

Il rimborso alle imprese

Il presidente di Confindustria la mette anche sul piano del coraggio, vale a dire sul piano della capacità di prendere delle decisioni forti in grado di cambiare le sorti della nostra economia (leggi anche: Le otto proposte di Berlusconi). E, chiaramente, in maniera intuibile, il monito sul coraggio e sulla presa di posizione cui il presidente di Viale dell’Astronomia intende richiamare le istituzioni del nostro Paese, ruota essenzialmente intorno a due punti: in primo luogo, di nuovo, la necessità impellente è quella di formare un nuovo esecutivo. E, in secondo luogo, non bisogna cercare solo dei palliativi: il riferimento va al decreto legge per il rimborso alle imprese accolto con molto scetticismo da Squinzi che, nell’occasione, si aspettava molto di più, molto più coraggio per l’appunto.