Nuove regole per i proprietari di cani (prima parte)

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La black list, per l’esattezza, è un elenco di diciassette razze canine considerate particolarmente aggressive..

Il prossimo 28 gennaio verrà a scadere un importante provvedimento emanato dall’ex ministro Livia Turco alla fine del 2007, e che non sarà rinnovato: si tratta della norma che imponeva a tutti i proprietari di cani la cui razza è inserita nella cosiddetta “black list” di imporre sempre guinzaglio e museruola all’animale ogni volta che lo si conduce per strada o in uno spazio pubblico, nonché di dotarsi obbligatoriamente di un’assicurazione sulla responsabilità civile.

La black list, per l’esattezza, è un elenco di diciassette razze canine considerate particolarmente aggressive, dai pitbull ai rottweiler fino al dogo argentino, e che non aveva mancato di suscitare le proteste delle associazioni cinofile, che consideravano ingiusto definire pericoloso un cane solo perché appartenente ad una delle razze indicate.


Per motivi opposti, invece, la lista è stata contestata anche dalle associazioni dei consumatori, che ritenevano tale elenco troppo corto poiché escludeva altre razze ritenute ugualmente pericolose, come i dobermann e i mastini napoletani.

Con la decadenza della validità del provvedimento Turco, scompaiono sia la black list che gli obblighi connessi. Ma nella stessa data entrerà in vigore una nuova ordinanza (“Per la tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani”), su cui sta lavorando il sottosegretario al Welfare Francesca Martini (Lega Nord).


Il presupposto del nuovo provvedimento è fondato sul fatto che statisticamente il numero delle aggressioni canine non è diminuito (circa ventisettemila ogni anno), e soprattutto che il maggior numero di esse avviene in casa o nelle sue pertinenze, e spesso a causa di animali appartenenti a razze comunemente ritenute pacifiche.

Il nuovo approccio deve dunque fondarsi, secondo il sottosegretario, sul fatto che ogni cane in certe condizioni può divenire aggressivo, al di là della razza, e sul fatto che il padrone vada maggiormente responsabilizzato.