Tagliati i vitalizi dei senatori

di Redazione Commenta

Abolito il vitalizio ai senatore, a partire dalla prossima legislazione.

Il Governo Monti continua a piccoli ma rapidi passi per la sua strada, ancora tutta in salita.
Dopo lo sconto sull’anticipo Irpef per il 2011 annunciato lunedì, è arrivato il momento di un chiaro segnale alla classe politica, infatti il Consiglio del Senato, di cui fanno parte il Presidente del Senato Renato Schifani, i vice presidenti e i rappresentanti di tutti i gruppi di Palazzo Madama, ha approvato all’unanimità un provvedimento che era già approvato a luglio dall’Ufficio di presidenza della Camera e che riguarda l’abolizione del vitalizio per i senatori anche se solo a partire dal 2013.


Naturalmente per quanto riguarda i senatori attualmente in carica e gli ex senatori il provvedimento non avrà alcun effetto non potendo intaccare diritti già acquisiti.
Il costo totale dell’operazione, o meglio il risparmio previsto per le casse della stato sarà quantificabile solo quando si insedierà la prossima legislatura, in base al numero dei nuovi senatori.
Resta da valutare una possibile alternativa, in particolare si dovrebbe prevedere la possibilità di equiparare gli anni di servizio prestati nell’esercizio della funzione di senatore, così come si dovrà fare, analogamente, anche per la camera dei deputati, a un lavoro, dando ai “singoli” individui la possibilità di versare dei contributi, ma saranno dei contributi a titolo personale, non dovranno quindi gravare sul bilancio dello Stato.

ABBATTERE I COSTI DELLA POLITICA TRA LE PRIORITA’ DEL GOVERNO MONTI

In un momento così delicato come quello che attraversa il nostro paese, in cui si chiede un forte sacrificio a tutte le parti sociali, questo piccolo segno rappresenta un passo avanti nella giusta direzione, quella di ricucire una profonda lacerazione tra l’opinione pubblica e la classe politica ritenuta una vera e propria “casta”.