In Italia non si fanno mutui alle donne

di Gianni Puglisi Commenta

Stando a quanto avrebbero potuto appurare gli esperti di mutui.it sembrerebbe essere ormai assodato il fatto che solamente il 27% dei mutui sottoscritti in questo lasso di tempo sarebbe stato concesso ad una donna quale prima intestataria.

Checché se ne dica, e per quanto in tutti i più importanti Paesi dell’Unione Europea gli sforzi di parificazione, anche e soprattutto a livello economico, tra uomini e donne si susseguano incessantemente e senza sosta alcuna, le donne, per lo meno dal punto di vista prettamente economico-finanziario, sarebbero ancora oggi, e, forse, oggi più che mai, da considerarsi il vero e proprio sesso debole.

RIFORMA DEL LAVORO SFATA IL MITO DELL’ARTICOLO 18

Lo dimostra una recente indagine condotta dal noto portale di comparazione e confronto dei mutui attualmente disponibili in Italia mutui.it, servizio di mediazione del credito regolamentato dalla Banca d’Italia, sulla base dell’analisi dei quasi 16.000 preventivi di mutuo compilati in tutta Italia nel periodo di tempo compreso tra gli inizi di gennaio 2012 e la fine di agosto 2012.

RIFORMA DEL WELFARE 2012

Stando a quanto avrebbero potuto appurare gli esperti di mutui.it sembrerebbe essere ormai assodato il fatto che solamente il 27% dei mutui sottoscritti in questo lasso di tempo sarebbe stato concesso ad una donna quale prima intestataria.

RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO

Sarebbe poi interessante segnale al lettore che, di questo esiguo 27%, addirittura il 41%, ovverosia quasi la metà dei mutui complessivamente sottoscritti da una donna, sarebbe stato concesso non già ad un singolo intestatario bensì a due o più cointestatari solitamente e prevalentemente uomini.