Decreto Romani filtro Internet

di Redazione Commenta

Secondo Calabrò il filtro su internet sarebbe solamente restrittivo ed inefficace.

Si continua a parlare del controverso Decreto Legge Romani, che vorrebbe praticamente imporre dei filtri alla navigazione in Internet.

Tra i provvedimenti del DL ce ne sarebbe uno che attribuisce all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni il potere di interrompere la ricezione di servizi online provenienti dall’estero. Inoltre Romani vorrebbe anche introdurre un sistema di notifica via SMS ai genitori, che saranno avvisati quando i figli entrano in siti considerati pericolosi.

Come affermato dallo stesso Romani questa lista è già lunghissima. Questo intervento vorrebbe dire trasformare Agcom in un censore della Rete italiana, senza sentire la magistratura.

Addirittura però, Romani, intervenuto alla trasmissione televisiva Domenica In, ha detto che è allo studio un nuovo programma chiamato Clic, che potrà essere scaricato fra poco dal sito del Ministero, e dovrebbe integrare realmente il sistema di notifica sms ai genitori.

Questa ci sembra una grossa barzelletta ad essere sinceri, e la pensa così anche Corrado Calabrò, presidente Agcom, il quale ha confermato i suoi molteplici dubbi sul decreto.

Secondo Calabrò il filtro su internet sarebbe solamente restrittivo ed inefficace. L’Italia rischia anche seri guai con la Commissione Europea se dovesse approvare questo decreto.