Ipotesi fiducia M5S al governo PD

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In questi giorni si continua a discutere intorno alla possibile formazione di un governo di minoranza, al quale dovrebbero partecipare M5S e centrosinistra.

 In questi giorni si continua a discutere intorno alla possibile formazione di un governo di minoranza, al quale dovrebbero partecipare M5S e centrosinistra. Bersani che sarà incaricato a fare la prima mossa ha dettato delle linee guida racchiuse in 8 punti che dovrebbero avvicinare la politica del suo partito agli obiettivi del M5S, primo fra tutti la riduzione del numero dei parlamentari e delle spese assurde della casta.

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In rete sono stati lanciati molti appelli da parte di rilevanti artisti e intellettuali che invitano a trovare un accordo nell’immediato per un governo di cambiamento reale, che possa essere incarnato da uomini di indubbie capacità e competenze. Del resto il Paese obiettivamente vessa in una condizione di declino quasi irreversibile e quindi non può attendere più a lungo e sarebbe scongiurabile un ennesimo governo dei tecnici.

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Nel M5S sembra aprirsi uno spiraglio che va nella direzione della proposta di Bersani in contrapposizione alla netta posizione di Casaleggio che invita i grillini a dare nessuna fiducia a nessun governo di partito, minacciando il suo consequenziale allontananmento dal movimento. All’interno dei neoeletti del M5S sembra comunque esserci una corrente che chiede un referendum per lasciar decidere alla base sul da farsi e non accettare di punto in bianco decisioni calate dall’alto.

Questo dimostra come la partita da giocare è ancora aperta e le speranze di poter dare all’Italia un governo ci sono, nonostante tutte le criticità della situazione che dovrebbe richiamare tutti ad un senso di responsabilità che vada al di là di personalismi o radicalismi sterili. Oggi l’Italia è in pericolo fallimento, ha bisogno di ripartire o lo si fa cogliendo in pieno la domanda di cambiamento proveniente dal voto o forse è meglio tornarsene tutti a casa e assistere al declino.