Berlusconi contestato nelle celebrazioni per l’Unità d’Italia

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Berlusconi è stato contestato a margine delle celebrazioni per l'Unità d'Italia...

Ieri, a margine delle celebrazioni per il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia, Berlusconi è stato contestato, a partire dal Museo della Repubblica Romana al Gianicolo. All’uscita, il presidente del consiglio è stato accolto da fischi e cori, dopo che invece il pubblico aveva salutato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Invece all’Altare della Patria Berlusconi era stato accolto da una piccola folla, occasione che il premier ha sfruttato per dire “Vado avanti, rimango per difendermi“, e “Vado avanti, certo. Non lascio il paese in mano ai comunisti“.

Berlusconi ha ricevuto fischi e contestazioni anche alla basilica di Santa Maria degli Angeli, dove le alte cariche dello Stato hanno assistito alla messa officiata dal cardinale Angelo Bagnasco. Al suo arrivo il premier è stato accolto dai soliti fischi e riferimenti al caso Ruby, il famoso bunga bunga.

Gli insulti ed i fischi non devono essere proprio piaciuti al premier, che dopo la messa ha deciso di abbandonare la chiesa da un’uscita secondaria.

All’uscita invece molti applausi hanno accolto Napolitano, ma anche il ministro della Difesa Ignazio La Russa, il ministro dell’Economia Giulio Tremonti e la presidente del Pd Rosy Bindi. Ci sono stati invece fischi per il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini.

Umberto Bossi è stato come sempre molto schietto. I giornalisti gli hanno chiesto cosa ne pensava della contestazione a Berlusconi, e lui ha risposto: “Peggio per lui“. Bossi ha anche cercato di cancellare le polemiche sulla mancata presenza della Lega alle celebrazioni.