Bossi-Berlusconi avanti insieme, ma serve il federalismo

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La Lega Nord vuole avere il via libera ai decreti attuativi del federalismo per far continuare la legislatura attuale ed evitare così le elezioni anticipate.

Si è tenuto a Palazzo Grazioli fra il premier e la Lega Nord un incontro fino all’una di notte, che ha stabilito che resiste l’asse tra Silvio Berlusconi e Umberto Bossi.

Ad una condizione però: la Lega Nord vuole avere il via libera ai decreti attuativi del federalismo per far continuare la legislatura attuale ed evitare così le elezioni anticipate.

All’incontro erano presenti anche il Guardasigilli Angelino Alfano, il sottosegretario Gianni Letta e l’avvocato-deputato Niccolò Ghedini mentre con Bossi c’erano i ministri Roberto Calderoli e Roberto Maroni, i presidenti di Veneto e Piemonte Luca Zaia e Roberto Cota, i capigruppo Marco Reguzzoni e Federico Bricolo e Rosy Mauro, vice presidente del Senato. Non era presente invece Giulio Tremonti, che di solito c’è sempre negli incontri Pdl-Lega.

Berlusconi durante l’incontro ha anche parlato del suo ultimo video-messaggio relativo al caso Ruby, attaccando nuovamente i magistrati di sinistra, confermando ancora una volta che l’unico intento di questa indagine è quello di eliminarlo.

Berlusconi ha rassicurato Bossi sul fatto che i numeri per il federalismo ci saranno, nonostante il caso Ruby abbia spinto il Terzo Polo a riprendere l’idea delle elezioni anticipate.

Si è anche stabilito che se passerà il federalismo, Pdl e Lega apriranno una fase costituente con 6 o 7 importanti riforme condivise, tra cui la riforma della giustizia.