Occorre un aggiornamento in Italia, in merito ad alcuni recenti sondaggi politici. Nonostante un mese ricco di eventi di grande risonanza mediatica – dalle inchieste giudiziarie alla riforma della Giustizia, dal conflitto a Gaza allo stallo in Ucraina e le trattative sui dazi internazionali – le intenzioni di voto degli italiani mostrano una sorprendente stabilità. I dati riportati dal Corriere della Sera evidenziano variazioni minime rispetto al mese precedente, ma con un preoccupante aumento dell’astensionismo.

Il quadro dei partiti: sondaggi politici e stabilità di governo con crescita del M5S
Tra le forze di governo, emergono scenari molto chiari dai recenti sondaggi politici che hanno preso piede in Italia tra fine luglio ed inizio agosto. Fratelli d’Italia si conferma saldamente il primo partito con il 28% dei consensi, in linea con il 28,2% di giugno. Forza Italia registra un lieve calo all’8,1% (-0,3%). Anche la Lega scende leggermente all’8,5% (-0,3%), mentre Noi Moderati rimane stabile all’1,1%.
Tra le opposizioni, il Partito Democratico si attesta al 21,1%, subendo un calo minimo (-0,3%) nonostante le indagini in corso.
La crescita più significativa è quella del Movimento 5 Stelle, che sale al 14,3% (+1 punto rispetto a giugno). Questo aumento sembra essere riconducibile alla linea autonoma del M5S in politica estera, caratterizzata da posizioni pacifiste e una ferma condanna della politica israeliana. Alleanza Verdi Sinistra (5,8%) e Italia Viva (2,2%) si mantengono stabili. C’è anche +Europa che mostra un timido recupero, raggiungendo il 2,2% (+0,5%). In calo, invece, Azione che scende al 2,6% (-0,4%).
Astensione in aumento: un segnale di disillusione
Un dato particolarmente allarmante è l’aumento dell’astensione, che raggiunge il 42,5% (+1,5% su giugno). Questa percentuale supera già quella delle Elezioni Politiche del 2022 (39%), indicando un crescente distacco e disillusione della popolazione verso la politica nazionale e internazionale.
L’elevato livello di astensione preoccupa anche in vista delle elezioni regionali che si terranno a breve: a fine settembre in Valle d’Aosta e Marche, e in autunno in Veneto, Toscana, Campania e Puglia. Sebbene questi appuntamenti siano un test importante per i partiti, i sondaggi attuali non prevedono grandi scossoni.
Popolarità di governo e leader in lieve calo
Dopo un leggero “boom” a giugno, il giudizio sull’operato dell’esecutivo torna a perdere terreno: i giudizi positivi scendono al 36% (-3 punti), mentre quelli negativi rimangono stabili al 51%. Anche la popolarità dei leader registra un lieve arretramento:
Giorgia Meloni scende al 43% (-2 punti). Antonio Tajani perde qualche consenso, attestandosi al 29% (-3 punti). Anche Giuseppe Conte vede calare il suo indice di gradimento al 26% (-2 punti), nonostante la crescita del M5S nei sondaggi politici.