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In piazza con le donne per la dignità, oltre un milione nel mondo

Ieri donne e uomini sono scesi in piazza in tutta Italia, ma anche in diverse città all’estero, per la dignità,con manifestazioni per chiedere più rispetto per libertà e i diritti delle donne, senza alcun richiamo ai diversi partiti o sindacati, ma con la richiesta delle dimissioni del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.

Sono state ben 230 le città italiane dove si è manifestato in piazza, a partire dalla capitale. A Roma secondo gli organizzatori erano presenti addirittura 500mila persone, che si sono radunate con lo slogan “tempo di esserci tutte e tutti, vogliamo un Paese che rispetti le donne“.

E’ stato ripetuto più volte un grido “Dimettiti”, indirizzato al premier. A dare il via alla manifestazione è stata l’attrice Isabella Ragonese: “Sono una bambina, non ho fatto il femminismo, sono una precaria, sono una madre, sono una commessa, un’impiegata e oggi mi dimetto da tutto. Oggi 13 febbraio scendo in piazza” e sono partiti gli applausi.

È stato poi il momento dell’urlo delle donne indignate: “Se non ora quando?” e la piazza ha risposto “Adesso!”.

Pier Luigi Bersani ha detto che Berlusconi da tempo dovrebbe andarsene ed è quello che gli chiedono queste piazze. Giulia Bongiorno, deputata di Fli, ha detto dal palco che la manifestazione non era per criticare i festini hard, ma per farlo quando diventano sistema di selezione della classe dirigente.

Secondo i numeri erano presenti 100mila persone anche a Milano, ma si è manifestato anche a Napoli, Palermo, Cagliari, Bari, Bologna, Genova, Venezia, Pescara, Pesaro, Torino, Trieste ed anche all’estero, a Tokyo, Bruxelles, Ginevra e Londra.