Disegno di legge riforma dell’università

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Il governo ha approvato il disegno di legge della nuova università italiana...

Il governo ha approvato il disegno di legge della nuova università italiana, presentato durante il Consiglio dei ministri del 28 ottobre scorso, dal Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca scientifica, Mariastella Gelmini, che va a modificare l’intero sistema universitario del nostro paese.

Sono molte le novità ma le più importanti riguardano l’adozione di un codice etico ed il mandato dei rettori, che avrà una durata massima di 8 anni.

E’ prevista poi una forte differenziazione tra Senato e Consiglio d’Amministrazione: il primo sarà un organo accademico e avanzerà proposte di carattere scientifico, il secondo sarà un organo di amministrazione e programmazione, responsabile delle spese, delle assunzioni e delle spese di gestione anche delle sedi distaccate.

Un’altra grande novità è data dal fatto che saranno gli studenti ad esprimere dei voti sui professori, valutazione che saranno fondamentali nell’attribuzione dei fondi alle università da parte del ministero.

I docenti con questo nuovo codice saranno obbligati a certificare la propria presenza a scuola, evitando assenze che durano mesi. Sarà ridotto a 12 il numero massimo di facoltà per ogni ateneo, in modo da non creare facoltà inutili con pochissimi iscritti e che non permettono un inserimento nel mondo del lavoro.

I posti saranno attribuiti a seguito di procedure pubbliche di selezione, bandite dalle singole università, cui potranno accedere solo gli abilitati; abilitazione a professore che avrà cadenza annuale al fine di evitare lunghe attese e incertezze. Sono previste altresì alcune misure atte a favorire l’accesso dei giovani studiosi alla carriera accademica.