Toninelli sulla TAV. Rivedere il progetto e le scelte precedenti

di Daniele Pace Commenta

 Toninelli da l’altolà sulla TAV: “Ecco perché adesso nessuno deve azzardarsi a firmare nulla ai fini dell’avanzamento dell’opera”. Non è un mistero che per questo governo la Tav, così come è concepita, non va. Risulta chiaro dalle dichiarazioni del Ministro delle Infrastrutture: “Rifarsi al Contratto di governo significa voler ridiscutere integralmente l’infrastruttura in applicazione dell’accordo con la Francia.

Senza preclusioni ideologiche, ma senza subire il ricatto che ci piove in testa e che scaturisce dalle scandalose scelte precedenti. È questo il principio in base al quale stiamo lavorando. Ecco perché adesso nessuno deve azzardarsi a firmare nulla ai fini dell’avanzamento dell’opera. Lo considereremmo come un atto ostile”.

Le reazioni

Le dichiarazioni del ministro non potevano che scatenare le reazioni di chi, quel progetto, l’aveva firmato. Per il Pd “Toninelli fa il movimentista”. E i democratici rincarano la dose.
“Stanno solo buttando denaro pubblico, giocano con i nostri soldi come se giocassero a monopoli: grazie alle incertezze, all’incompetenza e ai ritardi del governo, Ilva brucia 30 milioni di euro al mese. E se rinunciassimo alla Tav l’Italia dovrebbe restituire un miliardo di euro”.

Il governo dice di non avere intenzione di danneggiare il paese ma solo migliorare il progetto, che secondo la maggioranza, è stato concepito male.

Sempre secondo il ministro, la Tav è stato uno spreco di denaro pubblico, un favore alle lobby e alla criminalità.