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Riforma ordinamento forense al Senato dal 18 marzo

Si torna a parlare di riforma dell’ordinamento forense al Senato, infatti il disegno di legge sulla riforma è all’ordine del giorno dell’assemblea del Senato a partire da giovedì 18 marzo.

Il clima che si respira però tra gli avvocati è tutt’altro che disteso e rilassato, infatti all’interno delle associazioni di categoria il pessimismo è a livelli altissimi mentre l’impegno preso da Angelino Alfano, di varare la legge entro la fine legislatura (possibilmente prima del 2013) ma in tempi non esattamente brevi, non ha aiutato sicuramente a tranquillizzare gli interessati.

Sciopero blogger il 14 Luglio 2009

La maggior parte dei blogger sono sul piede di guerra per via del decreto legge promosso dal Ministro Alfano.

Oltre al decreto sulle intercettazioni telefoniche che verranno concesse dal giudice solamente dopo aver constatato gravi indizi di colpevolezza al posto di gravi indizi di reato, sta per essere mandato al senato il testo che equiparerà, almeno in alcune parti, i siti internet ai giornali registrati in Tribunale.

Se oggi ogni blogger ha la libertà di scrivere tutto quello che gli passa nella testa, con questa legge ogni blogger avrà l’obbligo di rettificare una notizia falsa o infondata entro e non oltre le 48 ore attraverso una pubblicazione che deve essere identica per visibilità a quella della prima notizia.

Intercettazioni telefoniche indispensabili

Piero Grasso, il procuratore nazionale antimafia, ha fatto un appello ai legislatori del governo alle prese con la nuova legge sulle intercettazioni telefoniche.

Il procuratore Grasso chiede che vengano mantenute attive le modalità vigenti sulle intercettazioni perchè è l’unico metodo per sconfiggere la criminalità e non solo quella organizzata. Per effettuare una intercettazione, con la nuova legge, il giudice dovrà concedere il permesso solamente dopo aver valutato gli evidenti indizzi di colpevolezza e non come è adesso grandi indizzi di reato.

I commenti al DdL Alfano

Sono soddisfatte le voci di commento levatesi dal centrodestra al momento della presentazione del progetto di riforma dei procedimenti penali messo a punto dal ministro della Giustizia Angelino Alfano.

È lo stesso firmatario del disegno di legge a giudicare il testo adatto a “garantire rapidità ed efficienza” ai processi e a permettere la “perfetta parità fra accusa e difesa”.

Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi pone l’accento sull’unanimità dei ministri al momento di varare il DdL e rileva, tuttavia, un punto mancante della riforma “che ci sta molto a cuore”: si tratta del divieto di portare al secondo e terzo grado di giudizio l’imputato assolto in primo grado, “magari solo per puntiglio” dell’avvocato dell’accusa o “per perseverare nella giustezza della loro accusa perché pagati e in carriera per questo”.