Elezioni 2013: tutti contro Monti

Il tono dello scontro politico si fa ogni giorno più aspro e, come sempre accade in occasioni del genere, all’avvicinarsi delle elezioni si moltiplicano le frizioni. In questa campagna elettorale i contrasti sono all’ordine del giorno e presentano una trasversalità completa che, nei fatti, sdogana la logica del tutti contro tutti. Da qui la debolezza delle alleanze che sembrano essere salde più nei patti che nella coesione ideologica.

Elezioni 2013: lo scontro Monti-Casini

 Prime tensioni tra Monti e Casini. Il patto stipulato nelle settimane precedenti all’inizio della campagna elettorale tra il leader dell’Udc e il premier dimissionario vacilla già adesso, ben prima del risultato elettorale e ben prima anche dell’immediato post voto. Di fatti l’alleanza, se di alleanza vera e propria è a questo punto corretto parlare, secondo molti analisti sarà chiamata alla prova più dura proprio nella formazione dell’ipotetica coalizione di governo immediatamente dopo il responso delle urne.

Alfano propone una nuova legge elettorale

Angelino Alfano, attuale coordinatore unico del Popolo delle Libertà, avrebbe ricevuto il beneplacito di Silvio Berlusconi, attuale Primo Ministro, per la creazione di una nuova formula elettorale.
La questione, sicuramente scottante, si è dovuta riaprire, a detta proprio dell’ex ministro della Giustizia, per rinvigorire quella coesione che permise al centrodestra di vincere le elezioni ma che, ora come ora, attanagliata com’è l’Italia da mille problemi che necessitano d’urgente risposta, problemi ai quali ogni esponente dell’Esecutivo vorrebbe reagire in maniera differente, , scricchiola pericolosamente.

Casini apre a D’Alema

Arriva da Pierferdinando Casini un’apertura alla proposta di Massimo D’Alema del Pd.

Il leader Udc intervenendo a Sky ha dichiarato che sulla proposta di D’Alema (andare al voto anticipato con un fronte comune antiberlusconiano) serve una riflessione molto seria, non può essere liquidata con una battuta.

Udc apre ad un governo d’armistizio

Pier Ferdinando Casini, in occasione dell’assemblea nazionale dell’Udc, tenutasi ieri a Milano, ha aperto le porte ad un ingresso nel governo attuale, proponendo un governo d’armistizio, a patto però di cambiare.

Il leader del partito di centro ha chiesto che si cambi per davvero, con fatti e non solo con parole, portando così alla creazione di un governo di armistizio, di responsabilità e di solidarietà nazionale.

Aggravante per violenza omofobica, non approvato

Grazie ad un emendamento dell’UDC di Pierferdinando Casini non verrà introdotto all’interno dell’articolo 61 del codice penale l’aggravante inerente all’orientamento sessuale. L’emendamento dell’UDC afferma che tale aggravante risulterebbe non conforme all’articolo 3 della costituzione che dichiara il principio di uguaglianza.

In base a quello sancito dal partito di Casini, che ha ricevuto il plauso da diversi schieramenti politici, non sarebbe corretto offrire un trattamento privilegiato ad una persona solamente per il proprio orientamento sessuale.

Sussidio e lotta all’evasione: la cura di Franceschini del PD

Appena eletto segretario di partito Franceschini propone alcuni accorgimenti da attuare per fronteggiare la crisi che sta colpendo il mondo e quindi anche l’Italia.

Franceschini afferma che è giunto il momento di concedere dei sussidi a tutti i lavoratori che perdono il posto di lavoro e i soldi per ammortizzare questa spesa secondo il neo segretario del PD vanno presi attraverso la lotta all’evasione fiscale.

Berlusconi interviene su giustizia e clima (prima parte)

L’occasione è venuta nella conferenza-stampa per la presentazione del nuovo libro di Bruno Vespa (“Viaggio in un’Italia diversa”), cui Silvio Berlusconi ha presenziato ancora una volta come ormai tradizione.

Parlando con i giornalisti, il premier è intervenuto a tutto campo su diverse questioni sul tappeto. Innanzitutto, è tornato a dire la sua sul tema della Giustizia, per la quale una profonda riforma è, a sua opinione, inevitabile.