Come fare per entrare in politica

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La domanda però che molti si pongono è: come bisogna fare per accedere alla carriera politica?

In quest’ultimo periodo in cui il governo italiano sembra che stia andando inesorabilmente alla deriva, prima per il caso Ruby, poi per la crisi e adesso per il varo della manovra finanziaria 2011 che ha penalizzato ancora una volta le classi meno abbienti, molti giovani e non, si staranno chiedendo come si può fare per riuscire a vivere in un’Italia migliore.


Una delle tante idee è quella di scendere in politica, con l’intento di scacciare l’attuale casta ed insediarvisi, con la voglia di riuscire a far cambiare rotta a questo paese, che sta per schiantarsi contro un enorme iceberg, come successe al Titanic (e dove, non a caso, quelli che sopravvissero furono sempre i soliti ricchi appartenenti alla casta privilegiata con le scialuppe).

La domanda però che molti si pongono è: come bisogna fare per accedere alla carriera politica?

Prima di tutto sarebbe meglio avere un titolo di studio (anche se il ministro dell’Università e dell’Istruzione Gelmini ha dichiarato qualche giorno fa di voler abolire il valore legale dei titoli di studio), possibilmente una laurea, poi è necessario capire come si vive la politica in città, iniziando a frequentare i consigli comunali in cui vi sono le interrogazioni e le delibere degli assessori che si svolgono una volta al mese e sono ad accesso libero per i cittadini.

Secondo step è quello di documentarsi sulla politica locale, leggendo i giornali che si occupano del territorio in cui si vive, per poi avvicinarsi ad un partito che rispecchia le proprie idee politiche; a questo punto basta iscriversi e iniziare a svolgere le mansioni più umili, come il volantinaggio e presenziare a tutte le riunioni di partito, dopodichè è necessario andare tra la gente ed ascoltare realmente quelle che sono le loro problematiche e le loro richieste.

Durante le elezioni poi, una volta che viene eletto il sindaco, esso sceglierà gli assessori e i consiglieri che percepiscono un gettone di presenza di 20 euro per ogni consiglio comunale; mentre gli assessori guadagnano da un minimo di 800 ad un massimo di 1.200 euro al mese.

E’ chiaro che ciò implica che bisogna presenziare alle riunioni di giunta e agli orari di ricevimento con i cittadini; dopodichè se si riesce a continuare la carriera politica, si passa alle provinciali e poi si arriva in parlamento dove gli stipendi dei deputati e gli stipendi dei senatori sono ben differenti.

Crediamo però che a leggere questo articolo ci siano molte persone di valore che vogliono scendere in politica con l’intento di aiutare le classi più deboli e non per un mero discorso di denaro.