Debito italiano in eredità al prossimo governo

di Redazione Commenta

Torniamo ancora una volta a parlare della Manovra Finanziaria 2011, appena approvata dal consiglio dei Ministri.

Torniamo ancora una volta a parlare della Manovra Finanziaria 2011, presentata ieri dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti, appena approvata dal consiglio dei Ministri.
Dopo quattro ore di consiglio dei Ministri è stato stabilito che gli stipendi dei ministri non verranno dimezzati per equipararsi al modello europeo fino al 2014 e cioè quando sarà in carica il nuovo Governo.


Poi il guardasigilli Angelino Alfano, nella conferenza stampa tenutasi poche ore fa, dichiara che sono state approvate le bozze presentate relative al processo breve e gli scaglioni della manovra da 47 miliardi verranno suddivisi in sette miliardi nei prossimi due anni ed il restante 40 saranno l’eredità per il prossimo governo.

ETÀ PENSIONABILE DELLE DONNE A 65 ANNI NEL PUBBLICO IMPIEGO
Come già abbiamo preannunciato, a partire da quest’anno vi sarà un innalzamento dell’età pensionabile delle donne che lavorano nel pubblico impiego, per arrivare nel 2032 a 65 anni.

Controllo serrato sulle assenze dei dipendenti pubblici
Con le nuove disposizioni presenti nella manovra, la visita fiscale prevista per l’assenza causata dalla malattia partirà dal primo giorno nelle giornate che corrispondo al giorno precedente o il successivo un giorno festivo.
Può essere richiesta la visita fiscale da parte dell’azienda pubblica quindi anche se si tratta di un solo giorno di malattia.

BOLLO PER LE AUTO CON 170 CV
Era stato preannunciato una sovrattassa per i mezzi che superavano i 125kW, ma è stata tolta e che a pagare la tassazione maggiore saranno soltanto la non ben specificata categoria delle autovetture di lusso.

Giustizia
Nella manovra sono state approvate anche norme per la sospensione dei processi penali per gli imputati che sono giudicati irreperibili; in più sarà previsto l’obbligo di programmazione del lavoro per i capi degli uffici giudiziari; la semplificazione delle comunicazioni processuali; la semplificazione della decisione in grado di appello.