Ecco il partito di Mario Monti

di Gianni Puglisi Commenta

Comincia comunque a prendere forma, almeno idealmente e nelle fantasie dei più differenti cronisti italiani e stranieri, l'idea della reale ed effettiva formazione di un ipotetico partito di Mario Monti che possa condurre l'attuale premier alla vittoria delle su indicate elezioni.

Nonostante le più recenti dichiarazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti, dichiarazioni inerenti la possibilità che, qualora gli venga esplicitamente richiesto, possa continuare a guidare il Paese anche all’indomani delle elezioni politiche della primavera del 2013, abbia causato non poca agitazione tra i più importanti partiti italiani, ovverosia all’interno del Partito Democratico, del Popolo della Libertà e dell’Unione di Centro, comincia comunque a prendere forma, almeno idealmente e nelle fantasie dei più differenti cronisti italiani e stranieri, l’idea della reale ed effettiva formazione di un ipotetico partito di Mario Monti che possa condurre l’attuale premier alla vittoria delle su indicate elezioni.

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A incoraggiare, per così dire, la futura discesa in campo di Mario Monti sono tutti i rappresentati di quelle forze politiche ed industriali liberiste e moderate che, in questi ultimi mesi, non avrebbe mai mancato di ribadire che un Monti bis (anche nell’accezione, ben più ampia, di un governo di tecnici che possa andare al di là delle consuete e stantie idiosincrasie così tipiche della politica italiana.

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Stiamo parlando, a titolo puramente esemplificativo, di Sergio Marchionne, che nonostante le polemiche delle ultime settimane non avrebbe mai smesso di guardare con speranza ed ammirazione al Premier Mario Monti, e di Giorgio Squinzi, Presidente di Confindustria, che, nonostante l’opposizione a Mario Monti in quanto tale ed alle decisioni prese dal Governo Monti in questi mesi, avrebbe recentemente avuto modo di ribadire che: “al di là dei nomi all’Italia serve un governo solido, affidabile e di gente credibile e che abbia una base politica”.

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Stiamo parlando, per esempio, di Raffaele Bonanni, segretario della CISL, ma anche di Susanna Camusso e di Luigi Angeletti che, nonostante tutto, non arrivano ancora oggi ad immaginare un’alternativa politica che sia altrettanto forte, autorevole e credibile.

Stiamo parlando, infine, di Pier Ferdinando Casini e di Gianfranco Fino, così come di taluni esponenti di quel partito moderato e cattolico, ancora in fase di definizione, creato da Luca Cordero di Montezemolo che, agli estremisti della destra e della sinistra avrebbero da sempre preferito una soluzione moderata e centrista, sin’anche cattolica, che ben potrebbe essere rappresentata non soltanto dai proprio partiti bensì anche, e soprattutto, dai propri partiti riuniti intorno alla figura di Mario Monti.

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