Tremonti daccordo con bossi sulla situazione bancaria

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Le casse di risparmio italiane durante gli anni '80 potevano garantire il credito a tutte le piccole e grandi imprese che hanno reso..

Avevamo delle Casse di Risparmio forti che potevano sostenere tutto il sistema economico bancario che poi è stato tutto distrutto alla fine della DC e del socialismo. Sono queste le parole del senatore Umberto Bossi leader della Lega Nord.

Le casse di risparmio italiane durante gli anni ’80 potevano garantire il credito a tutte le piccole e grandi imprese che hanno reso l’Italia forte. Oggi tutto questo non c’è più e il senatur si dice daccordo con Tremonti sulla possibilità di nazionalizzare le banche a patto che queste possano aiutare le famiglie e le imprese oggi in forte difficoltà.

Tremonti ribatte di essere favorevole a non aiutare tutti quei banchieri che nel passato hanno fallito e che sono la causa, anche se parziale, della crisi che il mondo sta vivendo.


La proposta di aiutare le banche, avverte il ministro dell’Economia Tremonti, è doverosa a patto che venga generato un flusso di finanziamenti per imprese di almeno 150 miliardi di euro utili per far riprendere l’economia. Se c’è una parte del parlamento che guarda alle banche e alle imprese, un’altra parte guarda ai lavoratori precari e a quelli che hanno perso il lavoro.

E’ il partito democratico del neo eletto Dario Franceschini che vuole a tutti i costi un sussidio per quelle persone licenziate durante questo anno di crisi.


Il governo avverte che non ci sono soldi a sufficienza per garantire una simile proposta e che questo potrebbe portare a licenziamenti a valanga impossibili da controllare.

Franceschini ribatte che la sua proposta potrebbe limitarsi ai soli precari della scuola e degli uffici pubblici, ma forse questo non è attuabile per il principio di uguaglianza di tutti i cittadini italiani. Vedremo come continuerà questo botta e risposta tra governo e opposizione.