Leadership PD, Bersani si fa avanti

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Dopo una breve fase di tregua, si riapre il dibattito interno al Partito Democratico sulla leadership. A riavviare il discorso ha..

Dopo una breve fase di tregua, si riapre il dibattito interno al Partito Democratico sulla leadership. A riavviare il discorso ha provveduto l’ex ministro Pierluigi Bersani, che si è dichiarato pronto a concorrere per la carica di segretario.
Bersani era accreditato fra i papabili anche in occasione delle primarie dell’autunno 2007, ma la scelta degli ex DS di puntare sull’allora sindaco di Roma Veltroni spinse Bersani e altri pezzi da novanta a fare un passo indietro.

Ora però Bersani sembra rimpiangere quella scelta. “La volta scorsa ho fatto una grandissima cavolata a non candidarmi”, ha affermato il politico emiliano.
In realtà, il congresso democratico è previsto per il prossimo ottobre, con le elezioni europee e amministrative di mezzo.


Tuttavia, Bersani ha avvertito la necessità di uscire allo scoperto fin da adesso, “perché sento il disamore dei nostri elettori, la mancanza di una prospettiva”.
Secondo la sua visione, il PD deve urgentemente riallacciare un rapporto con la società civile, e soprattutto con i lavoratori, mentre l’attuale segreteria sembrare puntare maggiormente alla scuola di formazione di Cortona, dove si andrebbe “per funghi”. In essa, secondo Bersani, “parla Rifkin, poi un altro professorone, poi un altro ancora, e alla fine non si capisce l’obiettivo”.
L’uscita di Bersani non è però piaciuta a Walter Veltroni, che giudica sbagliati il momento per le autocandidature.


Ci sarà il tempo del congresso”, ha affermato Veltroni, “e sarà legittimo che ci siano tante candidature: adesso è il tempo della crisi sociale del Paese, di occuparsi dei lavoratori, dei precari e delle piccole e medie imprese”.
La piccola frattura sembra essere rientrata, ma se nelle Europee il PD andrà incontro ad una debacle, come molti temono, non c’è dubbio che riesploderà fragorosamente.