Intercettazioni, via libera dalla commissione giustizia

di Redazione Commenta

Il quadro del ddl lo avevamo già descritto e discusso in alcuni articoli precedenti, ma ieri si sono resi noto..

E’ un disegno di legge duro quello che ha appena avuto il benestare dalla commissione giustizia della camera sulle intercettazioni telefoniche.

Il quadro del ddl lo avevamo già descritto e discusso in alcuni articoli precedenti, ma ieri si sono resi noto anche due emendamenti che potrebbero portare al carcere fino a 3 anni i giornalisti e gli editori che pubblicheranno informazioni vietate. Il giornalista e l’editore che pubblica intercettazioni destinate al macero rischia fino a 3 anni di reclusione e l’editore che pubblicherà sul proprio giornale argomenti legati alle intercettazioni rischierà una multa molto salata meglio definita come 370 mila euro mentre il giornalista che firmerà l’articolo rischia fino a 30 giorni di carcere e una multa fino a 5000 euro.


Non sarà legale nemmeno pubblicare le foto e i nomi dei magistrati che firmano gli ordini di intercettazioni per gravi indizzi di colpevolezza e non si potranno pubblicare i nomi delle persone intercettate estranee al reato.


Se dal fronte del centro destra questo provvedimento è considerato corretto, dall’Italia dei Valori arrivano dure polemiche e il suo esponente Antonio Di Pietro attacca il governo dicendo che una simile legge aiuterebbe l’imprenditore Berlusconi e ostacolerebbe le indagini dei magistrati. Secondo l’ex pm con la frase che compare nella legge per la quale si potrà effettuare una indagine solamente per gravi indizzi di colpevolezza e non più di reato metterebbe un freno a tutte le indagini che potrebbero portare alla cattura del colpevole.