
Gli aumenti, secondo quanto preliminarmente rilevato, si faranno percepire sin da gennaio 2012 e riguarderanno i più svariati settori con particolare riferimento all’energia elettrica, al gas ed al pedaggio autostradale.

Gli aumenti, secondo quanto preliminarmente rilevato, si faranno percepire sin da gennaio 2012 e riguarderanno i più svariati settori con particolare riferimento all’energia elettrica, al gas ed al pedaggio autostradale.

Ha confermato questa intenzione direttamente Pietro Ciucci, il presidente dell’Anas, il quale ha parlato di pedaggi sui tratti come il Grande raccordo anulare di Roma e la Salerno-Reggio Calabria, a partire dal prossimo 1 maggio 2011.

Questi aumenti sembrano effettivamente inadeguati e privi di ogni significato, se non quello di far cassa, in quanto le condizioni delle strade ed i servizi sono sempre gli stessi, se non addirittura peggiorati in alcuni casi limite.

Secondo Pietro Giordano, Segretario Nazionale Adiconsum, questi aumenti sulle reti autostradali italiane non sono in alcun modo giustificati, per un sistema di strade che è rimasto praticamente fermo agli anni ’60.
In alcuni tratti autostradali l’incremento dei pedaggi sarà addirittura del 4,78%, con una media di rialzi del 2,4%: solo per fare un esempio costerà 6 euro transitare sulla Roma – L’Aquila.