Il commento di Grillo alle comunali

di Redazione Commenta

Non si è spenta l’eco della tornata delle elezioni comunali in giro per l’Italia. Un occhio particolare, ovviamente, in maniera intuibile, è quello che bisogna lanciare alla situazione politica della nostra capitale, laddove per altro non si può portare a termine una vera e propria analisi perché il risultato definitivo si saprà tra meno di due settimane in occasione del ballottaggio. Fatto sta che il dato abbastanza eterogeneo che è venuto fuori dalle urne non indica nulla di concreto al livello nazionale, eppure, qualche commentatore si è spinto in un’analisi di più ampio respiro.

Un’analisi generale

La prima considerazione da fare in merito ai risultati delle elezioni comunali su e giù per l’Italia poggia sull’analisi dell’andamento dei principali partiti politici italiani al livello nazionale. Ovviamente il riferimento va in maniera diretta in primo luogo al Popolo della Libertà e al Partito Democratico per poi soffermarsi con curiosità sull’andamento del Movimento a Cinque stelle. A conti fatti lo sconfitto sembra essere proprio il M5S di Beppe grillo in quanto è l’unico partito nazionale che non ha conquistato neanche un ballottaggio in nessuna grande città. Eppure, a quanto pare, è proprio Beppe Grillo a cantare vittoria (leggi anche: Comunali, la sconfitta del M5S).

I concetti del M5S

I dati che Beppe Grillo ha pubblicato sul proprio sito parlano effettivamente di un gran successo del M5S in questa tornata elettorale. Obiettivamente, si tratta di una lettura parziale e non completa dei dati in quanto non c’è traccia del fatto che in nessuna grande città il M5S abbia raggiunto risultati degni di nota. Piuttosto i dati pubblicati da Grillo fotografano l’andamento dei principali partiti nazionali negli ultimi anni. E, tra l’altro, solo in alcune città. Paradigmatico l’esempio dei dati di Roma e la loro interpretazione: a conti fatti negli ultimi 5 anni sia il Partito Democratico che il Popolo della Libertà hanno perso un’enorme quantità di voti: il primo segna un -48% e il secondo addirittura un -65% dal 2008 al 2013. Con un ovvio boom del M5S che, cinque anni fa, non c’era (leggi anche: Roma: eletta Michela Di Biase la fidanzata di Franceschini).