Reddito di Cittadinanza. Per Di Maio è la base dell’alleanza

di Daniele Pace Commenta

 Ieri Di Maio è stato da Vespa a Porta a Porta, e naturalmente ha parlato di Reddito di Cittadinanza, come base imprescindibile.

“Da metà marzo 2019 saranno avviati i centri per l’impiego con il reddito di cittadinanza erogato”. E Di Maio vuole una misura “coraggiosa” per avere l’appoggio del M5S al Def.

Ma il vice-premier ha parlato anche di quota 100 e risarcimento dei truffati dalle banche.

L’intervista

Oltre alle nuove misure sul Def, Di Maio non si è lasciato sfuggire le critiche al Pd: “Il Pd ha lasciato il paese in macerie”, proseguendo le polemiche sul Jobs Act. Un botta e risposta con il segretario democratico Maurizio Martina, dopo il tweet: “Assassini politici. Così ci chiama Di Maio. Non c’è limite al peggio nello loro arroganza al potere. Governano con odio e rancore. Non cercano soluzioni ma il nemico. Così si distrugge il Paese. Anche per questo domenica saremo in piazza a Roma”.

Da Vespa il vice-premier non si è lasciato sfuggire una replica dura: “Il segretario reggente del Pd è libero di offendersi se io dico la verità, ma per troppo tempo al popolo sono state raccontate solo balle. Hanno raccontato agli italiani che tutto andava bene e invece li stavano spingendo sempre più verso l’orlo del baratro. Ora gli assassini politici dei diritti degli italiani devono fare i conti con la realtà e con la verità”.