La corruzione blocca gli investimenti stranieri in Italia

di Gianni Puglisi Commenta

Gli investitori stranieri avrebbero dunque gradualmente abbandonato l'Italia quale terra di conquista e di possibili finanziamenti non già poiché bloccati o spaventati dallo strapotere dei sindacati che avrebbero reso intoccabili i lavoratori italiani, bensì a causa della corruzione dilagante nel nostro Paese.

Con la sola esclusione di alcuni specifici argomenti di interesse veramente nazionale (quali, per esempio, la delicata questione dell’Articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori piuttosto che il terremoto economico-finanziario che, a poco a poco, starebbe investendo, causando la probabile scomparsa, un parte importante del centrodestra italiano) l’opinione pubblica tutta, nazionale ed internazionale, sarebbe concentratissima sulla scandalosa corruzione che, anche e soprattutto all’estero, sarebbe ormai percepita quale elemento caratteristico e distintivo della Repubblica Italiana.

(DIS)ONOREVOLI ASSENTEISTI

Gli investitori stranieri, come dimostrato dal recente incontro avvenuto tra il Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti e il Capo di Stato del Qatar Hamad bin Khalifa Al Thani, avrebbero dunque gradualmente abbandonato l’Italia quale terra di conquista e di possibili finanziamenti non già poiché bloccati o spaventati dallo strapotere dei sindacati che, nel corso degli anni e grazie al succitato art. 18, avrebbero reso intoccabili i lavoratori italiani, bensì a causa della corruzione dilagante nel nostro Paese.

LA RINUNCIA AI RIMBORSI DELLA LEGA NORD

Fortunatamente, grazie alle pressioni che avrebbe in questi giorni ricevuto proprio dall’opinione pubblica, il Parlamento avrebbe cominciato ad ipotizzare l’approvazione di alcune norme che blocchino la corruzioni e diano pari diritti e dignità a tutti i cittadini italiani nessuno escluso.

LA CORRUZIONE ITALIANA VISTA DALL’EUROPA