Mario Draghi sulla crisi dell’Eurozona

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L'analisi di Mario Draghi sulla crisi dell'Eurozona

La crisi, come abbiamo più volte sottolineato, non risparmia nessuno. E da più parti arrivano richiami all’unità di tutti i paesi dell’area Euro perché i problemi dei singoli paesi non sono vicende isolate ma coinvolgono tutta l’Unione.

ANALISI ANDAMENTO MERCATI


Oggi è stato il turno di Mario Draghi, Presidente in carica della Bce, la Banca Centrale Europea, che ha invitato i paesi dell’Unione a lavorare per recuperare la credibilità sui mercati, una nuova politica di bilancio di tutta l’Eurozona sembra indispensabile.
A questo scopo non sarebbe da escludere una revisione dei trattati dell’Unione dal momento che la stessa sopravvivenza della moneta unica sembra essere in discussione in questi giorni, e solo una concreta “unione fiscale” , ridisegnando le “regole fiscali” dell’UE, può rappresentare la via di uscita dall’impasse.
Inoltre solo un’invocata governante forte può garantire un reale funzionamento del fondo salva stati, insieme ad una revisione anche della funzione della Bce.
Questo perché le risposte avute fino ad oggi sui fronti nazionali (Italia, Grecia e Spagna) non hanno avuto ancora effetto sui mercati (del resto siamo ancora in attesa di conoscere i reali provvedimenti che metterà in campo il governo Monti) e il punto cruciale è la ripresa della crescita, se non riprende a crescere il Prodotto interno Lordo dei paesi non si esce dalla crisi.

RECESSIONE DELL’ITALIA DAL 2012

Dal canto suo Mario Draghi, appena insediato alla Banca Centrale Europea ha esordito abbassando il costo del denaro di 0,25 punti, cui ha fatto seguito un intervento che deve rimanere “limitato” sul fronte dei titoli dei paesi in difficoltà, e, nella giornata di ieri anche un’azione coordinata con la Federal Reserve, la Banca del Giappone, la Bank of England, la Banca del Canada e la Banca nazionale svizzera, sulla fornitura di dollari e la possibilità di swap, tutto per favorire la circolazione di liquidità sui mercati.