La Spagna chiederà 100 miliardi di euro all’Unione Europea

di Gianni Puglisi Commenta

Accadrà, con ogni probabilità, domani mattina e, purtroppo, certificherà, oltre ogni ragionevole dubbio, come la crisi greca si sia alla fine espansa ed abbia finito per coinvolgere e contagiare la Spagna.

Accadrà, con ogni probabilità, domani mattina e, purtroppo, certificherà, oltre ogni ragionevole dubbio, come la crisi greca si sia alla fine espansa ed abbia finito per coinvolgere e contagiare la Spagna.

LAVORO IN NERO SEMPRE PIU’ DIFFUSO

La recente impennata della crisi finanziaria spagnola, con conseguente declassamento del rating del Paese iberico a BBB, ovverosia poco meno che spazzatura, da parte di Fitch Ratings, non solo avrebbero decisamente spaventato Unione Europea e Stati Uniti d’America, i quali da alcuni giorni ci spronerebbero a trovare una soluzione, quale che sia, affinché le riforme necessarie al rigore ed alla crescita possano venir approvate nel minor tempo possibile, bensì avrebbero altresì affossato le speranza della Spagna che, nonostante abbia inizialmente sostenuto di non aver bisogno di alcuna forma di aiuto dai propri partner internazionali, davvero non saprebbe dove cercare i 100 miliardi di euro necessari affinché si possa salvare e riformare il sistema bancario e si possa scongiurare l’aumento, addirittura previsto entro il 2015 al 95%, del rapporto tra debito pubblico e Prodotto Interno Lordo.

HOLLANDE, LE PEN E LA CRISI DEI MERCATI

Sino a questo momento, anche in considerazione del fatto che, nonostante le assomigli davvero molto, la situazione spagnola non potrebbe ancora minimamente venir paragonata alla situazione greca, tutti i principali leader europei si sarebbe detti disponibili ad aiutare la Spagna purché, naturalmente, provveda a promettere in cambio la definitiva riforma del sistema finanziario.

LA CRISI ECONOMICA E’ DIVENTATA CRISI POLITICA E SOCIALE