Proposte concrete per uscire dalla crisi

di Gianni Puglisi Commenta

Il Cancelliere tedesco Angela Merkel ha dichiarato come la Banca Centrale Europea, affinché si possa salvare l'Unione Europea, dovrebbe venir lasciata libera di agire in piena e completa autonomia.

Fra qualche giorno, precisamente venerdì 9 dicembre 2011, si terrà il summit delle nazioni aderenti l’Unione Europea le quali, secondo le indiscrezioni, dovrebbero elaborare le più idonee strategie affinché l’Europa possa, senza traumi a carico di nessuno dei Paesi membri, uscire dalla crisi da debito sovrano efficacemente e velocemente recuperando, ove possibile, quei fondamentali che, a loro tempo, fecero propendere per la creazione di un’Europa unita che potesse conquistare un ruolo di fondamentale importanza nel consesso internazionale ponendosi quale punto di riferimento globale.

MARIO DRAGHI SULLA CRISI DELL’EUROZONA

Di questo evento sono tornati a parlare, tra ieri ed oggi, i leader di Francia e Germania, rispettivamente il Presidente della Repubblica Nicolas Sarkozy e il Cancelliere Angela Merkel.

Se il primo, dal canto suo, ha tenuto a precisare la gravità della situazione cui versa l’Europa intera, la seconda, parlando stamane al Bundestag, il Parlamento tedesco, avrebbe avanzato proposte concrete tra le quali, con buona pace dei disfattisti più pessimisti, non avrebbe trovato spazio la questione del piano tedesco di uscita dall’euro del quale si parlava a gran voce sino a pochi giorni fa.

ANALISI ANDAMENTO MERCATI

Piuttosto che allarmare gli analisti, dunque, Angela Merkel ha cercato di rassicurare quanto più i mercati, ago della bilancia della situazione e al contempo dei destini futuri degli europei sostenendo come, al di là della proposta degli eurobond, da moltissime nazioni europee ritenuti inadeguati, giacché contribuirebbero, nei migliori dei casi, a spostare la scadenze più in la nel tempo, rappresentando, dunque, solamente una parziale soluzione del problema, l’Europa debba decidere del ruolo della Banca Centrale Europea che, secondo la Merkel, dovrebbe acquisire maggiori competenze nonché maggiori poteri decisionali, staccandosi dall’egida degli Stati nazionali affinché possa compiere, pienamente e compiutamente, il proprio ruolo di istituzione creditizia sovranazionale.