Beppe Grillo ha un programma politico

di Redazione Commenta

In parlamento ci sono tanti pregiudicati condannati in via definitiva e quindi la presenza di un comico non renderebbe ridicolo il governo..

Forse la candidatura di Beppe Grillo è risultata scomoda a molti perchè è l’unico all’interno (o quasi) del Partito Democratico ad avere un programma dettagliato. La maggior parte dei candidati del PD ha solamente qualche idea confusa. Sono le parole pronunciate dal segretario dell’Italia dei Valori Antonio di Pietro che considera un bene la candidatura del comico genovese Beppe Grillo.

In parlamento ci sono tanti pregiudicati condannati in via definitiva e quindi la presenza di un comico non renderebbe ridicola la politica italiana.


Antonio Di Pietro si dice estremamente favorevole al programma di Beppe Grillo perchè è un programma condiviso da moltissime persone dal No al nucleare, al parlamento pulito, alla libertà di informazione, alle televisioni concesse solo a personaggi pubblici e non politici ecc. Sono solo alcune delle battaglie promosse da Beppe Grillo che nell’ultimo periodo di comico del suo lavoro c’è ben poco.


Il numero dei suoi consulenti è discretamente elevato e l’autorevolezza degli stessi è spesso riconosciuta a livello mondiale. Alle persone piace Beppe Grillo, non tanto per la sua simpatia nel dire i suoi concetti, ma per i contenuti che è in grado di presentare. Sembra però che Beppe Grillo non possa presentarsi alle primarie poichè risulterebbe fuori tempo massimo per la presentazione della sua candidatura.

E’ stato scelto infatti il 26 Giugno 2009 come data ultima per la presentazione delle candidature. Questo implica quindi che Beppe Grillo non sarà votabile alle prossime primarie.
Il suo programma elettorale è il seguente:

    – Parlamento pulito;
    – Legge sul conflitto d’interessi;
    – Acqua pubblica; No al nucleare;
    – Incentivare lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili;
    – Fissare un tetto massimo di due legislature per i parlamentari;
    – Interenet wi-fi gratuito (wi-max);
    – Ritiro delle concessioni televisive di Stato ad ogni soggetto politico;