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Federalismo fiscale a rischio

Per il governo inizia un momento decisivo, tra legittimo impedimento e federalismo fiscale.

Come dichiarato da Paolo Bonaiuti, portavoce del premier Berlusconi, il governo porterà avanti le riforme iniziate, come appunto il federalismo, e ne avvierà altre.

Per quanto riguarda il federalismo fiscale, che è ovviamente l’argomento al centro dell’attenzione, domani la commissione bicamerale aprirà l’esame del decreto sul fisco municipale, con il voto previsto entro il 21 gennaio.

La Lega sembra voler aprire qualche spiraglio, soprattutto Calderoli, ma il leader Bossi è categorico: non ci sarà nessuna modifica. I finiani lasciano qualche speranza aperta, mentre è arrivata la chiusura forte dall’Udc di Casini.

Come detto dal segretario Lorenzo Cesa con il leader Udc, solamente se il governo introdurrà un serio e sostanziale quoziente familiare che si traduca in un sostegno concreto alle famiglie, ci si potrà sedere a discutere.

Però secondo quanto sostiene il ministro della Semplificazione Calderoli, quoziente familiare c’è già, anche se non è quello che vogliono i centristi, per questo Calderoli ha detto che studierà qualcosa.

Il senatore Mario Baldassarri di Fli, propone diverse modifiche, per far sì che il partito voti a favore. Baldassarri ha detto di volere un federalismo vero, che possa durare per 50 anni e non per 3 mesi.

Il ministro Altero Matteoli crede che le possibilità di portare a termine la legge siano maggiori rispetto a 45 giorni fa.