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Fisco record con prelievo fino al 55%

Nel nostro Paese i consumi e gli investimenti sono zavorrati da una pressione fiscale che, per chi paga le tasse onestamente, è arrivata al 55%. A farlo presente è stato Carlo Sangalli, Presidente della Confcommercio, nel corso di un convegno dal titolo “Liberare l’economia: meno tasse più crescita” tenutosi a Roma.

Secondo il Presidente della Confcommercio è necessaria una terapia d’urto attraverso una riduzione della tasse che da un lato liberi finalmente l’economia, e dall’altro sostenga la crescita.

Federalismo fiscale, concessionari contro aumento IPT

Il governo ha dato il via all’aumento dell’IPT con il decreto legislativo dello scorso 31 marzo e questo non è proprio piaciuto ai concessionari.

L’IPT è l’imposta provinciale di trascrizione, la tassa che si paga sui passaggi di proprietà e che alimenta le casse delle Province, e con questo decreto aumenterà sensibilmente.

Federalismo fiscale: Ipt in aumento

Tra le varie norme presenti nel federalismo fiscale ce n’è anche una che riguarda l’imposta provinciale di trascrizione per l’acquisto di auto nuove.

L’Ipt è un’imposta che viene pagata sui passaggi di proprietà e con il federalismo fiscale, questa imposta potrebbe subire rincari notevoli.

Federalismo: ok al decreto sul fisco regionale

È arrivato il via libera al decreto sul fisco regionale dalla commissione bicamerale sul federalismo. Ci sono stati 15 voti a favore, 10 astenuti (il Pd) e 5 contrari (Terzo polo e Idv).

Sono stati accolti gli emendamenti dei democratici contro i tagli alle Regioni e quello proposto dalle Regioni per il reintegro di 425 milioni per il trasporto pubblico locale.

Federalismo, esplode il caso Regioni

Dopo aver ottenuto la fiducia della Camera, il federalismo ieri è stato approvato dal Consiglio dei Ministri, come annunciato ufficialmente dal ministro dell’Interno Roberto Maroni, il quale ha sottolineato anche che è stata approvata pure la proroga di quattro mesi.

Al tempo stesso però arriva lo scontro con le regioni sul decreto legislativo del fisco municipale. Come dichiarato da Vasco Errani, presidente della Conferenza, le Regioni hanno detto al governo che dal momento che non sono stati onorati i contenuti dell’accordo, l’intesa non c’è. Errani ha anche avverti che l’accordo deve essere concretizzato rapidissimamente.

Federalismo e processo breve incontro ad Arcore

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, durante una cena avrebbe confermato il programma del governo sulle riforme, rassicurando che esistono i numeri per arrivare fino al termine della legislatura.

Berlusconi ha risposto a Bossi, il quale chiedeva di non tirare avanti solo per galleggiare, dicendo che esistono le basi per portare a compimento i progetti iniziati, partendo proprio dal federalismo, tanto caro al leader della Lega Nord.

Federalismo approvato tramite consiglio dei ministri

Il voto della Bicamerale ha di fatto bocciato il federalismo municipale, con 15 voti a favore e 15 contrari.

Dopo tanti tentativi del governo per modificare il testo è stato respinto, però in serata è stata convocato un consiglio dei ministri straordinario che ha approvato il decreto, non curandosi della decisione della Bicamerale.

Umberto Bossi ha dichiarato che finalmente i comuni avranno le risorse senza andarle a chiedere col cappello in mano ed i soldi rimarranno dove vengono prodotti.

Federalismo fiscale rischio pareggio

Alle 12.45 oggi si riunisce la Bicamerale per la votazione finale sul decreto del federalismo fiscale, ed il rischio di un pareggio è più che concreto.

Nella notte si è tenuto un vertice tra la Lega Nord ed il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a Palazzo Grazioli, per fare il punto della situazione, dopo che negli ultimi giorni il ministro Roberto Calderoli ha portato avanti le trattative.

Federalismo, compartecipazione dei Comuni all’Irpef

Nella bozza di nuovo decreto sul fisco municipale scritta dal ministro Roberto Calderoli sono presenti voci come tassa di soggiorno, compartecipazione dei Comuni all’Irpef al 2% e fondo per le famiglie con figli a carico.

Questa bozza prevede che possa essere stabilita una tassa di soggiorno tra 0,5 e 5 euro a notte in base alla classificazione della struttura in questione, secondo criteri di gradualità, con il relativo gettito che è destinato a finanziare interventi in materia di turismo.