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Bossi, trovate microspie a casa sua

Umberto Bossi ha rivelato ad alcuni giornalisti a Ponte di Legno, dove sta passando le vacanze natalizie, che due mesi fa sono state trovate nel suo ufficio romano al ministero delle Riforme e nella sua abitazione nella Capitale, nella zona di Porta Pia, delle cimici.

Come raccontato dal Senatùr, un paio di mesi fa la sua segretaria si è insospettita perché troppa gente sapeva quello che si erano detti.

Bossi: “Mancano i numeri”

Bossi si è detto pessimista sulle sorti di questo governo, nonostante le dichiarazioni ottimistiche di Berlusconi.

Il leader leghista ha ripetuto più volte “Noi siamo un po’ nella palude romana”, in occasione del comizio Berghem Frecc, a Villa d’Ogna in provincia di Bergamo.

Federalismo accordo tra Regioni e governo

Regioni e governo hanno trovato l’intesa sul decreto sul federalismo fiscale in Conferenza Unificata, il quale contiene anche i costi standard sulla sanità.

Dell’intesa si è detto entusiasta Roberto Cota, che ha definito l’accordo un fatto epocale. Secondo il governatore leghista del Piemonte è molto positivo che tutte le Regioni abbiano dato parere favorevole. Con il federalismo le Regioni ora hanno la propria autonomia, fondamentale per gestire le proprie politiche.

Dettagli decreto sul federalismo fiscale

Il decreto attuativo del federalismo fiscale riguardante i tributi delle regioni e i costi della sanità, che ieri ha ricevuto il prima via libera da parte del Consiglio dei ministri, prevede, in linea con quelle che erano le richieste dei governatori, che sarà l’Iva a finanziare la spesa sanitaria.

La compartecipazione, in particolare, sarà del 44,7% fino al 2013, mentre per gli anni successivi sarà determinata da un decreto del presidente del Consiglio dei ministri. Dal 2013 in poi, inoltre, il gettito sarà distribuito sulla base dei consumi registrati sul territorio.

Decreto sul federalismo fiscale, arriva il primo via libera

Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito, ha comunicato che il decreto attuativo del federalismo fiscale riguardante i tributi delle regioni e i costi della sanità ha ricevuto il primo via libera da parte del Consiglio dei ministri. Il testo ora dovrà essere approvato dalla Conferenza Unificata e dal Parlamento, per poi tornare nuovamente all’esame del Consiglio dei ministri per il via libera definitivo.

Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ha affermato che il via libera del Consiglio dei ministri è un grande passo per il nostro Paese, sottolineando che oggi per l’Italia è un giorno molto importante.

Federalismo fiscale primo via libera dal CdM

E’ stato fatto il primo passo per il federalismo fiscale, con il primo via libera arrivato dal Consiglio dei Ministri, al decreto attuativo del federalismo fiscale riguardante il fisco municipale.

Il testo approvato andrà all’esame della Conferenza Stato-Regioni e del Parlamento, dopo la pausa del mese di agosto, ed in seguito tornerà al Consiglio dei ministri per l’ok definitivo.

Federalismo fiscale è legge

E’ stato approvata nella giornata di ieri la legge sul federalismo fiscale, a favore hanno votato Pdl, Lega e Italia dei Valori. Contro ha votato l’Udc mentre il Pd si è astenuto. 154 i voti favorevoli, 6 i contrari e 87 gli astenuti.

Questa nuova legge prevede più autonomia per gli enti, Regioni, Province e Comuni. Prevede altresì maggiore trasparenza nei meccanismi finanziari, un tetto alla pressione fiscale ed inoltre l’istituzione di 10 nuove città metropolitane.

Il federalismo fiscale passa alla camera

Il disegno di legge che porterebbe l’Italia a diventare una repubblica dotata di federalismo fiscale è passata con 319 voti a favore alla Camera dei Deputati e già prima di Pasqua sapremo se lo stesso ddl passerà anche al Senato.

La cosa interessante di questo passaggio è che l’Italia dei Valori ha votato a favore, mentre il PD capitanato da Franceschini si è astenuto dal voto come sperava il senatore Bossi e l’UDC di Pierferdinando Casini ha votato contro insieme ai suoi 35 colleghi di partito.

Decreto sicurezza, piano casa e federalismo fiscale: parla Bossi

Tra poche ore verrà votata la legge sul federalismo fiscale e martedi sapremo se questo testo potrà passare poi al senato senza la fiducia. Umberto Bossi sottolinea come la sinistra sul federalismo si sia sempre comportata bene forse perchè anche il PD intravede un beneficio per il paese con questa riforma fiscale.

Bossi si augura che la sinistra si astenga dalle votazioni senza quindi votare contraria. Il federalismo fiscale porterebbe più poteri in termini di tassazione e spese alle regioni decentrando il potere. Il ministro per le riforme fa notare che Berlusconi debba prima discutere con le regioni anche per il decreto sul piano casa in modo tale da non avere uno scontro diretto e deleterio.

Intesa profonda fra la Lega e Berlusconi

L’alleanza fra la Lega Nord e il Popolo della Libertà è oggi più salda che mai. A spiegarlo in un’intervista è il capogruppo leghista alla Camera dei Deputati, Roberto Cota, che commenta con sobrio entusiasmo l’anno d’oro della Lega Nord, che al cambio d’anno appare forte come forse non è mai stata.

Il premier, spiega Cota, ha ormai accettato che nell’agenda parlamentare il federalismo fiscale è al primo posto. Esiste d’altronde un testo ormai pronto, su cui anche l’opposizione ha mostrato punti di convergenza.

Sulla giustizia, invece, c’è ancora da discutere. La Lega, in particolare, sembra accettare le idee di fondo di Berlusconi ma ha qualche perplessità in merito alle intercettazioni.