Governo battuto ancora sul ddl università

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Ora il voto finale arriverà martedì prossimo, in seguito il ddl università passerà al Senato...

Il governo ieri è stato battuto per l’ennesima volta alla Camera, su un emendamento di Futuro e libertà nel disegno di legge di riforma dell’università, sul quale era stato dato parere contrario dall’esecutivo.

L’emendamento all’articolo 16, con primo firmatario Fabio Granata (Fli) è stato votato con 282 sì, 261 no e 3 astenuti, con anche i voti errati proprio del ministro Mariastella Gelmini e Angelino Alfano.

Ovviamente l’approvazione di tale emendamento è stata accolta con applausi da parte dell’opposizione. Ora il voto finale arriverà martedì prossimo, in seguito il ddl università passerà al Senato, però a questo punto potrebbe cambiare qualcosa…

La Gelmini fa sapere che l’emendamento non era particolarmente significativo, ma se saranno votati emendamenti il cui contenuto stravolge il senso della riforma, sarà obbligata a ritirarla.

Bersani, leader del Pd, invece crede che il ddl andrebbe ritirato subito, e si dovrebbe iniziare a discutere su come correggere questa legge, e su come trovare risorse per sostenere diritto allo studio e alla ricerca.

Dopo questa ulteriore battuta d’arresto, Dario Franceschini, capogruppo del Pd, ha detto che i numeri per la sfiducia ci sono, però si deve verificare la volontà politica di far cadere il governo. Gli ha replicato, il capogruppo del Pdl, Fabrizio Cicchitto, che ha rimandato la verifica al 14 dicembre, giorno nel quale sarà deciso il futuro del governo…