Manovra finanziaria 2011 approvata con fiducia

di Gianni Puglisi Commenta

La manovra finanziaria è stata approvata ma non senza problemi.

La Camera dei Deputati, presso la quale la manovra finanziaria 2011 era approdata sin da lunedì, avrebbe approvato, con voto di fiducia e parecchie riserve (i favorevoli sono risultati essere soltanto 316), il testo del decreto legge 13 agosto 2011 n° 138 dando il via libera alla definitiva trasformazione in legge del decreto finanziario, redatto in tutta fretta a metà agosto, che dovrebbe avvenire oggi stesso a partire dalle 18.30.

La decisione di porre la fiducia, sia alla Camera che al Senato, non ha sorpreso nessuno, giacché, in caso contrario, le modifiche alla manovra finanziaria 2011 sarebbero state ancora di più e avrebbero ulteriormente sconvolto il nuovo testo della finanziaria 2011-2014.

Ciò nonostante l’operato del governo è parso annebbiato e la gestione di una tale provvedimento, di fondamentale importanza per la concretezza economico-finanziaria dell’Italia e, probabilmente, dell’intera Europa (vista e considerata la presa di posizione dei Paesi meno entusiasti dell’UE nei confronti della Grecia e di quanti non stiano rispettando i trattati sovranazionali) è stata giudicata in maniera negativa da moltissimi esponenti politici internazionali e locali.

Così, mentre il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi afferma di aver salvato i conti, il Presidente di Confindustria Emma Marcegaglia ribadisce come l’Italia, avendo approvato una tale manovra, si sia resa meno credibile della Spagna.

Parole dure, certamente. Ma sappiamo bene come la Marcegaglia, memore della necessità che l’Italia riparta dai fondamentali grazie all’elaborazione di strategie che consistano, essenzialmente, nella creazione di riforme strutturali, mai le abbia mandate a dire ad un governo che, per gli industriali, concreto motore economico del Bel Paese, ha fatto davvero poco.