Cosa cambia nella lotta all’evasione

di Redazione Commenta

Una delle battaglie che il nostro governo sta combattendo con maggiore convinzione e insistenza è quella contro l’evasione fiscale, vale a dire la lotta contro quella larga fetta della nostra popolazione che evade totalmente o parzialmente e che, insomma, in altre parole, riesce o non pagare le tasse o a pagarne molte di meno rispetto a quanto la legge prescriverebbe nel suo caso. La notizia più recente in materia consiste nel maggior controllo che da domattina entrerà in vigore per i movimenti bancari di tutti noi correntisti, eppure, potremmo definirla quasi come un pretesto, o meglio, come un intervento ausiliario perché le misure ci sono già.

L’anagrafe dei conti conti correnti

Come nostra buona abitudine è bene procedere con ordine ancor di più su un argomento tormentato come quello delle tasse e dell’evasione fiscale in Italia. A conti fatti, a ben guardare, è già da parecchio tempo che i dipendenti dell’Agenzia delle Entrate preposti a tale tipo di indagini sono in possesso di una serie di dati che solo pochi anni fa era impensabile potessero rintracciare. Sono già sotto la lente della lotta all’evasione, di fatto, sia le spese medie delle famiglie italiane che il saldo dei nostri conti correnti. L’anello mancante per stanare gli evasori, siano essi parziali o totali, è rappresentato dai dati sui movimenti bancari del nostro denaro. E ciò sarà un anello mancante fino al prossimo 31 ottobre quando entrerà in vigore a pieno regime per gli ispettori dell’Agenzia delle Entrate l’anagrafe dei conti correnti (leggi anche: La ripresa dell’industria ad aprile).

Gli strumenti dell’Agenzia delle Entrate

Il cambiamento con l’anagrafe dei conti correnti consisterà in effetti in una tracciabilità ancora maggiore che permetterà agli ispettori di turno di rintracciare per filo e per segno i movimenti dei nostri soldi: le entrate complessive, gli investimenti, i conti deposito, i fondi comuni, le azioni, le obbligazioni e chi più ne ha più ne metta. Ciò significa essenzialmente una cosa: che in possesso dell’Agenzia delle Entrate ci saranno tutte le banche dati e tutti gli elementi possibili in grado di dare la definitiva spallata all’esercito di evasori fiscali che, in maniera più o meno diretta, rappresentano un’indiscutibile zavorra allo sviluppo economico del nostro Paese (leggi anche: Il crollo del mercato delle auto. Fiat -11%).