I dissidenti M5stelle aumentano. Il condono non piace

di Daniele Pace Commenta

 Aumentano i dissidenti M5stelle dopo che alcuni sono usciti allo scoperto dichiarando la loro non disponibilità a votare sul cosiddetto “condono”. Ecco allora la senatrice Paola Nignes che dichiara dopo l’incontro alla Commissione affari costituzionali del Senato: “Io sono portatrice della visione originaria, iniziale, del movimento e non condivido questa sua trasformazione alla quale sto assistendo”.

Gli altri dissidenti

Il senatore Matteo Mantero ha già annunciato che non voterà il Ddl sicurezza: “Il decreto sicurezza? Non lo voterò, se votare contro o non votarlo lo deciderò la notte prima, al momento sono più per non votarlo. Anche se ci fosse la fiducia. Me ne assumo la responsabilità, come farà chi voterà a favore. Siamo tutti compatti come una testuggine, bisogna vedere però in che direzione va: in questo momento ha scarrocciato verso destra, bisognerebbe riportarla più al centro della strada”.
La situazione è tesa, tanto che è stato rinviato il meeting congiunto organizzato da Di Maio in cui si doveva parlare di Tap, decreto sicurezza, e manovra finanziaria. La Nugnes infatti sarebbe stata una probabile assente, perché: “Siamo fuori tempo massimo per parlare del decreto sicurezza e per cercare un modo di partecipare e collaborare”. Ma potrebbe comunque decidere di partecipare all’ultimo momento. Incerti anche Fattori e Mantero. La Fattori ha anche scritto un post al riguardo: “Alleanza con la Lega, Tap, Ilva, migranti, condoni. Se mesi fa avessi raccontato questo mi avrebbero rincorso con i forconi”.