Due piazze contro il Governo

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La campagna di raccolta-firme è stata avviata sabato scorso in Piazza Navona, a Roma, a breve distanza dall’altra..

È partita sabato 11 ottobre la raccolta di firma contro l’ormai celebre, controversa legge nota come “lodo Alfano”.

L’iniziativa è stata promossa dall’Italia dei Valori di Antonio Di Pietro, ma è sostenuta da ampi settori del centrosinistra: tutti i partiti che si richiamano al comunismo, la Sinistra Democratica, alcuni pezzi sparsi del Partito Democratico fra cui Arturo Parisi, braccio destro dell’ex premier Romano Prodi e attuale spina nel fianco del segretario Walter Veltroni.


La raccolta si propone di raggiungere le cinquecentomila firme necessarie per consentire lo svolgimento, già nella prossima primavera, di un referendum abrogativo che cancelli l’intera legge.
È lo stesso Di Pietro che spiega il motivo dell’iniziativa: il lodo Alfano è infatti visto dall’ex PM come un intollerabile privilegio riservato a quattro singole persone, e in realtà diretto esclusivamente a salvaguardare gli interessi del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

Ma anche Parisi è andato giù duro: la legge è definita come “un abuso, un clamoroso oltraggio alla democrazia”.

La campagna di raccolta-firme è stata avviata sabato scorso in Piazza Navona, a Roma, a breve distanza dall’altra manifestazione di opposizione promossa dal segretario di Rifondazione Comunista, Paolo Ferrero. Riparte infatti da Roma il tentativo di rilancio della sinistra radicale, dopo la disfatta senza precedenti delle ultime elezioni.


La volontà di Ferrero, uscito vincitore dall’ultimo congresso di PRC sul più moderato Nichi Vendola, è quella di ricostruire una sinistra che si richiami ai più tradizionali valori del comunismo: non a caso, i bersagli dei militanti di PRC sono stati non solo i vari ministri del Governo Berlusconi, ma anche i vertici di Confindustria, chiamati in causa sull’emergenza-salari.

Ferrero, comunque, ha sponsorizzato con vigore anche l’iniziativa di Di Pietro, in un abbraccio ideale che ha unito le due piazze.