Le consultazioni di Letta

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Nella giornata di ieri l’onorevole Enrico Letta ha ricevuto l’incarico di formare il nuovo governo dalle mani del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. E ha ricevuto l’onere di stringere i tempi sia a parole che nei fatti: del resto Napolitano stesso ha dato l’esempio rendendo il suo secondo giro di consultazioni assai più rapido di quello di qualche settimana fa che lo portò a conferire un incarico esplorativo all’allora leader del Partito Democratico Pierluigi Bersani. Questa volta, invece, il rapido giro di consultazioni di Napolitano potrebbe portare alla formazione del governo entro il prossimo fine settimana.

La giornata di Letta

Le parole e i gesti di Napolitano non sono andati perduti (leggi: Le consultazioni di Napolitano), almeno in prima battuta, perché il neo premier incaricato Enrico Letta ha avviato già da stamattina le sue consultazioni personali volte a sondare i partiti e le loro intenzioni nella formazione del prossimo esecutivo. Oggi, nonostante sia la festa della Liberazione del nostro Paese dal fascismo, la giornata a Montecitorio è più lavorativa di tante altre: dalle ore 9,00 con l’incontro con la stato maggiore di Sinistra Ecologia Libertà – i capigruppo di Senato e Camera Loredana De Petris e Gennaro Migliore insieme con Nichi Vendola – fino alle 18 quando il neo Presidente del Consiglio incontrerà i rappresentanti del Movimento a Cinque stelle.

Governo entro domenica?

Le consuete voci di corridoio parlano di pochi giorni ancora prima della formazione del nuovo governo. La tempistica sembra già quasi scandita per filo e per segno e prevede che Enrico Letta termini  le consultazioni entro oggi, formi una lista di 18 ministri nella 48 ore successive per salire al Quirinale nella giornata di domenica e sciogliere la riserva (leggi: Il totoministri). Ovviamente le previsioni in merito alla tempistica sono discordanti: i più ottimisti tra gli addetti ai lavori immaginano un voto di fiducia in entrambi i rami del Parlamento già sabato: a conti fatti l’unica certezza in merito è che minori saranno le difficoltà mosse dai singoli partiti più velocemente avremo un nuovo esecutivo.