Legge di stabilità 2013: IVA e IMU i principali provvedimenti

di Gianni Puglisi Commenta

dell'Imposta Municipale Unica allo scopo di renderla un'imposta esclusivamente comunale e municipale

La legge di stabilità 2013, recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato”, approderà in Consiglio dei Ministri, con ogni probabilità e come recentemente dichiarato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Vittorio Grilli, già a partire dalla settimana prossima allo scopo di venir discussa, eventualmente modificata ed opportunamente approvata entro e non oltre i termini di legge che, attualmente, sarebbero stati fissati in data lunedì 15 ottobre 2012.

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Moltissimi gli argomenti ed i provvedimenti inseriti in questo particolare documento giuridico regolante le politiche di carattere prettamente economico e finanziario del Paese sebbene gli occhi di tutti siano puntati su quegli interventi degni della maggior attese e del maggiore interesse.

IMU PIU’ COSTOSA DELLA VECCHIA ICI

Ci staremmo riferendo, com’è d’altronde oltre modo evidente, al definitivo blocco dell’aumento dell’aliquota ordinaria dell’Imposta sul Valore Aggiunto e al definitivo trasferimento, direttamente ai Comuni, dell’intero gettito derivante dall’Imposta Municipale Unica (o, per lo meno, dell’intero gettito derivante dalle cosiddette prime case).

LA CHIESA CATTOLICA PAGHERA’ L’ICI

IMPOSTA MUNICIPALE UNICA

All’ordine del giorno del Governo Monti, fra pochi giorni impegnato nella definizione della legge di stabilità del 2013, vi saranno dunque, con ogni probabilità, anche e soprattutto quei provvedimenti destinati a modificare l’Imposta Municipale Unica che, nonostante un primo anno di rodaggio tutt’altro che fallimentare (per lo meno per le casse delle Stato e nonostante le proteste, continue, di sindaci e cittadini), potrebbe sicuramente venir migliorata piuttosto che potenziata.

Ben tre sarebbero le possibili soluzioni, attualmente all’attenzione dei tecnici del Governo Monti, che andremo adesso ad elencare:

  • la trasformazione dell’Imposta Municipale Unica allo scopo di renderla un’imposta esclusivamente comunale e municipale
  • la trasformazione dell’Imposta Municipale Unica, allo scopo di renderla un’imposta esclusivamente comunale e municipale, pur consentendo allo Stato di prelevare quanto necessario alla definizione del cosiddetto Fondo di Riequilibrio
  • la suddivisione dell’Imposta Municipale Unica in due distinte e differenti imposte: una esclusivamente comunale (che chiameremo IMU municipale) ed una esclusivamente statale (che chiameremo IMU erariale)

IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO

Dopo il rinvio al 2013 dell’aumento dell’aliquota ordinaria dell’Imposta sul Valore Aggiunto, ottenuto dal Governo Monti grazie al decreto cosiddetto Spending review, l’esecutivo dovrebbe poter riuscire, grazie alla legge di stabilità finanziaria, ad annullare qualsiasi altro aumento della su indicata imposta arrivando ad incontrare le richieste e le proposte delle imprese italiane (all’appello, però, mancherebbero ancora 20 miliardi di euro)

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