M5S e l’occupazione delle commissioni

di Redazione Commenta

Nuovi fuochi d’artificio da parte del Movimento a Cinque Stelle. A conti fatti, la presenza nell’Aula di Montecitorio e di Palazzo Madama dei neoeletti del movimento guidato da Beppe Grillo rappresenta senza ombra di dubbio la principale novità del panorama politica del nostro Paese. E, con una dose calcolata e ben ponderata di rischio, potremmo indicare la presenza dei rappresentanti del Movimento a Cinque Stelle come una delle più grosse novità degli ultimi decenni della storia repubblicana del nostro Paese.

Le dichiarazioni di Crimi e Lombardi

Le dichiarazioni ufficiali e non, con i parlamentari del Movimento a Cinque Stelle è sempre buona abitudine dare uno sguardo ai loro profili sui social network, si muovono nella direzione del muro contro muro. Contro chi? Con una battuta, ma senza sbagliarci più di tanto, potremo uscircene dicendo che la logica del muro contro muro nel loro caso è molto simile alla logica del tutti contro tutti (leggi: Intesa Berlusconi – Bersani?). In sedi distaccate i capigruppo del Movimento a Cinque Stelle alla Camera e al Senato, Roberta Lombardi e Vito Crimi, hanno minacciato di occupare le aule del Parlamento italiano fino alla mezzanotte. E di abbandonare a quell’ora esclusivamente per andare incontro alle esigenze del personale che lavora a Montecitorio e a Palazzo Madama. L’obiettivo di questa occupazione è quello di passare quanto prima dalle parole ai fatti e di iniziare a discutere ed approvare nuove leggi prima che si sblocchi lo stallo istituzionale in cui ancora stanno operando i dieci saggi nominati durante la settimana scorsa dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Che cosa vuole il M5S?

Il concetto espresso da Crimi e Lombardi è chiaro e duplice: da un lato sbloccare l paralisi in cui il nostro Paese è caduto a partire dalle elezioni del 24 e del 25 febbraio iniziando a far partire i lavori delle commissioni e, dall’altro, rendere operativo il governo in modo da scongiurare con tutte le forze un ritorno alle urne in tempi brevi. L’idea del Movimento a Cinque Stelle è quella di evitare a tutti i costi nuove elezioni (leggi anche: Le otto proposte di Berlusconi), non per il timore di confrontarsi di nuovo con gli elettori italiani, quanto piuttosto per la convenienza economica: nuove elezioni in tempi così ristretti sarebbero un costo troppo alto per il nostro Paese.