Rodotà sulle comunali e la sconfitta di Grillo

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Il più importante appuntamento politico delle ultime settimane è stato senza ombre di dubbio la tornata di elezioni comunali su e giù per il nostro Paese. In alcuni casi si è concluso nel fine settimana scorso, in altri, come per esempio nella capitale, vivrà la partita definitiva tra meno di quindici giorni nel ballottaggio. In ogni caso, ballottaggi o meno, si possono tirare le fila per un’analisi generale del voto alle comunali, delle ragioni alla base dei risultati e anche delle conseguenze che i voti locali possono avere sul piano nazionale.

Le ripercussioni nazionali del voto alle comunali

In merito ai risultati elettorali di pochi giorni fa ognuno ha detto la sua. Per quanto ci riguarda abbiamo inteso dare spazio in primo luogo alle reazioni del Movimento a Cinque Stelle di Beppe Grillo: ciò perché se da un lato la larga maggioranza dei commentatori politici ha registrato che è proprio il Movimento a Cinque Stelle di Beppe Grillo il grande sconfitto della tornata elettorale comunale, dall’altro Grillo in persona ha snocciolato una serie di dati che testimonierebbero un suo enorme successo. Nel senso che pur non avendo conquistato neanche un ballottaggio in un nessun grande Comune, Grillo sostiene che la vera vittoria consiste nella continua ed enorme erosione di voti che stanno subendo i partiti tradizionali come il Partito Democratico e il Popolo della Libertà (leggi: Il commento di Grillo alle comunali).

La sconfitta di Grillo secondo Rodotà

A questo punto un parere senza dubbio degno di nota è quello di Stefano Rodotà in merito al risultato delle comunali in Italia. Rodotà, nonostante la sua ben nota vicinanza al Movimento a Cinque Stelle che lo aveva candidato anche la Quirinale, sostiene che per Grillo le comunali hanno rappresentato una sconfitta. Le ragioni Rodotà le rintraccia innanzitutto nei conflitti e nelle polemiche interne al M5S che hanno accompagnato le ultime settimane e che per forza di cose hanno indebolito il consenso maturato alle ultime elezioni politiche. E, inoltre, nella difficile parlamentarizzazione dei neo eletti del M5S: gente che, nelle parole di Rodotà, di fronte ad un emendamento preferirebbe consultare la rete che lavorare in Aula (leggi anche: Comunali, la sconfitta del M5S).